28/05/08

Thor - l'alternativa all'inceneritore

Ritorno su un post precedente, ma non posso non sottolineare che è incredibile che questa nuova ed innovativa tecnologia, che non produce fumi tossici od altro, ma che restituisce una polvere inerte utilizzabile come combustibile, non sia mai stata pubblicizzata adeguatamente dai media ... quali interessi si vogliono coprire???

Il processo non necessita della differenziazione per i rifiuti solidi!!!!

Il prodotto che esce da Thor è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel mulino, dalle 8000 alle 15000 atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche, e, inoltre, non produce odori da fermentazione: resta inerte dal punto di vista biologico, ma combustibile!!

Thor permette di ricavare una media giornaliera di 30 t di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 t tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 t di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile". Il resto dei rifiuti è acqua, che viene espulsa sotto forma di vapore durante il processo di micronizzazione.

Liby

27/05/08

Decreto Salva Rete 4 - 127 milioni di euro annui a carico dei cittadini

Ancora una volta Berlusconi si dimostra un furbo, anzi un furbastro.

Inserisce all’interno di provvedimenti doverosi, emendamenti che servono a lui, sicché il provvedimento si deve approvare per forza in quanto ci sono dei doveri verso l’Unione Europea però lo si approva anche a uso e consumo proprio.
La Corte di giustizia europea dice allo stato italiano "la devi smettere di rinviare, di utilizzare una legislazione transitoria per una questione che deve essere risolta una volta per tutte" e cioè appunto il rispetto della legge e la pluralità dell’informazione e il fatto che anche Rete 4 debba andare sul satellite perché quella sua frequenza a suo tempo fu vinta dall’Europa7.
Lo dice l’Unione Europea e lui fa, inserisce un emendamento all’ultimo secondo senza poterne discutere, senza farlo sapere all’opinione pubblica, con un blitz degno della dittatura dolce che io dico sempre. Un emendamento che serve appunto a dire "ancora una volta in via transitoria volgono le frequenze cosi come a suo tempo assegnate”.
E' esattamente il provvedimento che fece Craxi negli anni ‘90 quando a suo tempo fu deciso di obbligare Berlusconi di restituire la frequenza a chi ne aveva diritto.
A quell’epoca lo fece Craxi con un decreto legge clandestino, urgente che doveva servire per pochi mesi, sono passati ormai 15 anni, quasi 20 e siamo al punto di prima con un emendamento che ancora una volta rinvia sine die questa approvazione,questa decisione.
È un modo politicamente scorretto ai limiti della illegalità istituzionale, sicuramente che ci porta in Europa ad essere derisi e irrisi perché ancora una volta dimostriamo che le leggi, le istituzioni, il parlamento, il governo vengono usati per fini personali.
Il Presidente del Consiglio si fa una legge a suo uso e consumo.
Questa volta il governo ha presentato una proposta criminogena per salvare Rete4. Ancora una volta saranno gli italiani a pagare per Silvio Berlusconi.
E’ stato infatti presentato un emendamento per aggirare la sentenza della Corte di Giustizia europea e quella della Corte Costituzionale italiana, sentenze che danno ragione a Europa7.
Piuttosto che dare immediata esecutività a quella sentenza, come sarebbe avvenuto in qualsiasi Paese democratico, il nostro Governo risponde con un emendamento per aggirarla.
Quella gara fu vinta da Europa7 a cui non è stato mai permesso di trasmettere fin dal 1999.
Oggi Rete4, se dovesse passare questo emendamento, continuerebbe a farlo, in barba a qualsiasi rispetto delle leggi e delle sentenze.
Berlusconi è un uomo di cui non ci si può fidare e che antepone gli interessi delle sue aziende a quelli della collettività che dovrà pagare 350 mila euro al giorno con effetto retroattivo dal primo gennaio 2006 per vedere Emilio Fede (127 milioni di euro annui, questo il prezzo pagato a Rete 4 dagli italiani).

Liberamete tratto da: antoniodipietro

24/05/08

Chiaiano: ..... senza parole !!!

Ritengo inutile commentare le immagini tranne che far notare che viene coinvoilto anche un giornalista di Rai 3 al lavoro sul posto.

Liby

23/05/08

Giovanni Falcone: Palermo, 18 maggio 1939 – Palermo, 23 maggio 1992


«Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza della dignità umana»
«Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola»

«La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine»
«Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini»

Giovanni Falcone

22/05/08

Rifiuti: arriva Thor, il sistema di riciclaggio ‘indifferenziato’

Riporto articolo da: CNR News

Quanto sia oneroso e problematico il trattamento dei rifiuti, lo dimostra la “tragedia” della Campania alla quale media e istituzioni stanno prestando la loro allarmata attenzione in questi giorni. Ma i rifiuti solidi urbani, com’è noto, possono rappresentare anche una risorsa. In questa direzione va Thor, un sistema sviluppato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche insieme alla Società ASSING SpA di Roma, che permette di recuperare e raffinare tutti i rifiuti e trasformarli in materiali da riutilizzare e in combustibile dall’elevato potere calorico, senza passare per i cassonetti separati della raccolta differenziata.

Un passo oltre la raccolta differenziata e il semplice incenerimento, con cui i rifiuti diventano una risorsa e che comporta un costo decisamente inferiore a quello di un inceneritore. Thor (Total house waste recycling - riciclaggio completo dei rifiuti domestici) è una tecnologia ideata e sviluppata interamente in Italia dalla ricerca congiunta pubblica e privata, che si basa su un processo di raffinazione meccanica (meccano-raffinazione) dei materiali di scarto, i quali vengono trattati in modo da separare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose o inservibili.

Come un ‘mulino’ di nuova generazione, l’impianto Thor riduce i rifiuti a dimensioni microscopiche, inferiori a dieci millesimi di millimetro. Il risultato dell’intero processo è una materia omogenea, purificata dalle parti dannose e dal contenuto calorifico, utilizzabile come combustibile e paragonabile ad un carbone di buona qualità.

“Un combustibile utilizzabile con qualunque tipo di sistema termico”, aggiunge Paolo Plescia, ricercatore dell’Ismn-Cnr e inventore di Thor, “compresi i motori funzionanti a biodiesel, le caldaie a vapore, i sistemi di riscaldamento centralizzati e gli impianti di termovalorizzazione delle biomasse. Infatti, le caratteristiche chimiche del prodotto che viene generato dalla raffinazione meccanica dei rifiuti solidi urbani, una volta eliminate le componenti inquinanti sono del tutto analoghe a quelle delle biomasse, ma rispetto a queste sono povere in zolfo ed esenti da idrocarburi policiclici”. E’ possibile utilizzare il prodotto sia come combustibile solido o pellettizzato oppure produrre bio-olio per motori diesel attraverso la ‘pirolisi’. L’impianto è completamente autonomo: consuma infatti parte dell’energia che produce e il resto lo cede all’esterno.

Il primo impianto THOR, attualmente in funzione in Sicilia, riesce a trattare fino a otto tonnellate l’ora e non ha bisogno di un’area di stoccaggio in attesa del trattamento; è completamente meccanico, non termico e quindi non è necessario tenerlo sempre in funzione, anzi può essere acceso solo quando serve, limitando o eliminando così lo stoccaggio dei rifiuti e i conseguenti odori. Inoltre, è stato progettato anche come impianto mobile, utile per contrastare le emergenze e in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti velocemente, senza scorie e senza impegnare spazi di grandi dimensioni, con un costo contenuto: un impianto da 4 tonnellate/ora occupa un massimo di 300 metri quadrati e ha un costo medio di 2 milioni di euro.

L’impianto può essere montato su un camion o su navi. In quest’ultimo caso, la produttività di un impianto imbarcato può salire oltre le dieci tonnellate l’ora e il combustibile, ottenuto dal trattamento, reso liquido da un ‘pirolizzatore’, può essere utilizzato direttamente dal natante o rivenduto all’esterno.

“Un impianto di meccano-raffinazione di taglia medio-piccola da 20 mila tonnellate di rifiuti l’anno presenta costi di circa 40 euro per tonnellata di materiale”, spiega Paolo Plescia. “Per una identica quantità, una discarica ne richiederebbe almeno 100 e un inceneritore 250 euro. A questi costi vanno aggiunti quelli di gestione, e in particolare le spese legate allo smaltimento delle scorie e ceneri per gli inceneritori, o della gestione degli odori e dei gas delle discariche, entrambi inesistenti nel Thor. Quanto al calore, i rifiuti che contengono cascami di carta producono 2.500 chilocalorie per chilo, mentre dopo la raffinazione meccanica superano le 5.300 chilocalorie”.

Un esempio concreto delle sue possibilità? “Un’area urbana di 5000 abitanti produce circa 50 tonnellate al giorno di rifiuti solidi”, informa il ricercatore. “Con queste Thor permette di ricavare una media giornaliera di 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile”. Il resto dei rifiuti è acqua, che viene espulsa sotto forma di vapore durante il processo di micronizzazione. Il prodotto che esce da Thor è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel mulino, dalle 8000 alle 15000 atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche, e, inoltre, non produce odori da fermentazione: resta inerte dal punto di vista biologico, ma combustibile”.

Un’altra applicazione interessante di Thor, utile per le isole o le comunità dove scarseggia l’acqua potabile, consiste nell’utilizzazione dell’energia termica prodotta per alimentare un dissalatore, producendo acqua potabile e nello stesso tempo eliminando i rifiuti soldi urbani.

Liby

21/05/08

Munnezza a Napoli: Gasparri e la soluzione democratica ....


Sentivo ieri le dichiarazioni di Gasparri, a porta a porta, sulle soluzioni al problema spazzatura a Napoli, sono rimasto impressionato ed interdetto, è stato molto chiaro, è finito il tempo della concertazione con le popolazioni locali, gli interventi saranno mirati e con l'ausilio delle forze dell'ordine, in particolare su Chiaiano, unico polmone verde rimasto nel napoletano e parco naturale conclamato.

Sembrava un piccolo duce che garantiva come nessuna forma di protesta sarebbe stata tollerata .. insomma, il governo decide e basta e se è il caso imporrà con la forza la creazione di nuove discariche ... andiamo bene, sempre meglio, sempre più democraticamente!!!

E che dire del sottosegretario alla salute Fazio che sui pericoli di infezione od altro afferma: "I danni che si potrebbero registrare - spiega Fazio - potrebbero essere legati alla presenza di microrganismi patogeni che possono dare infezioni e questo si potrebbe verificare con un aumento del caldo. Stiamo comunque facendo un monitoraggio sulla situazione. Gli incendi dei rifiuti invece possono sprigionare miscele di diossine. L'esame sui roghi da cassonetti registrano però emissioni zero di diossine" .. insomma, la munnezza per strada non è pericolosa per la saluta, sembra quasi sia salubre .. e ancora meno pericoloso è l' incendiarla!! Incredibile!!!!


Liby

15/05/08

SICUREZZA: IL PRETESTO PER UNA SVOLTA AUTORITARIA

Ripropongo questo breve articolo tratto da Il Bene Comune che trovo veramente pungente ed interessante, visti l'accavallarsi di eventi così traumatici che il nostro paese vive ormai quotidianamente:

L’Italia torna in mano a Berlusconi. Roma, dopo decenni, si tinge con i colori della destra più estrema.
E tutto apparentemente grazie a campagne elettorali permeate intorno ad un solo concetto-vocabolo: la parola “sicurezza”.
E mentre la crisi economica e l’implosione sociale del paese attanagliano le famiglie nella morsa di una quotidianità sempre più spietata, prende quota la deresponsabilizzazione di una politica che in cinquant’anni di Democrazia Cristiana non è stata in grado di tenere il passo dei grandi paesi industriali.
Assecondando un impoverimento culturale dettato da una televisione sempre più maestra, l’Italia diventa una nazione immobile. Politicamente. Intellettualmente. Socialmente.
La sua popolazione urla tutta la sua frustrazione nel disperato tentativo di ricercare i colpevoli del disastro. Ma senza nessuna forma di autocritica, legittimando, come troppo spesso ci ha insegnato la storia, un’ondata xenofoba che individua nello straniero la causa del proprio disagio.
Si è voluto concedere un via libera incondizionato alla repressione, alla politica della tolleranza zero.
E all’orizzonte ora si profila il ritorno ad una barbara violenza che trova terreno fertile soprattutto tra i più giovani.
E se nel frattempo si ricomincia a parlare di censura con i casi “Travaglio” e “Anno Zero”, il punto d’approdo finale non sembra poi così lontano: la dittatura dolce getta le sue prime radici.

12/05/08

Birmania: Per non dimenticare mai !!!

Ho trovato questo video, non molto recente ma molto intenso, ... adesso, sui media, si parla della Birmania per i noti problemi atmosferici .. con qualche piccolo riferimento alle vicende politiche ... mai, non bisogna mai dimenticare il loro desiderio di libertà e pace!!

Free Burma, Free Tibet, Free World !!!!

Liby

01/05/08

Berlusconi: Inferno o Paradiso?

STORIELLA SIMPATICA E SAGGIA

Berlusconi, essendo unto dal Signore, scivola e muore.

Arriva alle porte del Paradiso, dove l'attende paziente San Pietro: "Benvenuto in paradiso, eminenza. Prima di farla accomodare, devo purtroppo anticiparle che abbiamo un piccolo problema da risolvere. Vede,è molto raro che un politico d'alto rango arrivi qui, e la verità è che non sappiamo cosa fare con lei. Così abbiamo deciso di farle trascorrere un giorno all'inferno e uno in paradiso, cosicché lei possa scegliere liberamente dove trascorrere la sua eternità"

San Pietro accompagna il nuovo arrivato all'ascensore e questi scende, scende fino all'inferno.

Si apre la porta e Berlusconi si trova in mezzo ad un verdissimo campo di golf.

In lontananza intravede un lussuoso club house; davanti, tutti i suoi amici politici che avevano lavorato con lui.

Gli corrono incontro e lo abbracciano commossi, ricordando i bei tempi andati, quando tutti insieme si arricchivano alle spalle degli italiani.

Decidono di fare una partita a golf e poi cenano tutti assieme al club house con caviale e aragosta.

Alla cena partecipa pure il diavolo, che in realtà si dimostra essere una persona molto simpatica, cordiale, e divertente.

Berlusconi si diverte talmente tanto che non si accorge che é già ora di andarsene.

Tutti gli si avvicinano e prima che parta gli stringono calorosamente la mano, lasciandolo triste e profondamente commosso.

L'ascensore sale, sale e si riapre davanti alla porta del paradiso, dove San Pietro lo sta aspettando.

Berlusconi passa le successive 24 ore saltellando di nube in nube, suonando l'arpa, pregando e cantando.

Il giorno è lungo e noioso, ma finalmente finisce.

Si presenta finalmente San Pietro che gli chiede: "Eminenza, ha trascorso un giorno all'inferno e uno in paradiso, ora può scegliere democraticamente dove trascorrere l'eternità".

Berlusconi riflette un momento, si gratta la crapa e dice: "Beh, mi consenta, in paradiso è stato tutto molto bello, però credo che sia stato meglio all'inferno".

Allora San Pietro scrolla le spalle e lo accompagna all'ascensore.

Scendi, scendi, giunge all'inferno.

Quando le porte si aprono, si ritrova in mezzo ad una terra deserta e piena di immondizie sparse dappertutto.

Vede tutti i suoi amici in tuta da lavoro che raccolgono il pattume e lo depositano in sacchi neri di plastica.

Il diavolo gli si avvicina e gli mette un braccio attorno al collo, in segno di benvenuto."Non capisco..." balbetta Berlusconi "... mi consenta, ieri qui c'era un campo da golf, e un club house, e abbiamo cenato a base di aragosta e caviale, e ci siamo divertiti un sacco. Ora la terra è solo un deserto pieno di spazzatura e i miei amici sembrano dei miserabili".

Il diavolo lo guarda, sorride e gli dice: "Amico mio, ieri eravamo in campagna elettorale. Oggi, hai già votato per noi".

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