31/07/08
Ma noi ... siamo schiavi ?
Pubblicato da
Liby
il
14:07
12
commenti
30/07/08
Lodo, Di Pietro: inizia oggi conto alla rovescia per referendum
In Spagna, invece, i processi riguardanti i membri del Governo vengono esaminati dalla Corte Suprema, con autorizzazione a procedere da parte del Parlamento solo per le fattispecie di alto tradimento e di crimini commessi contro lo Stato.
Pubblicato da
Liby
il
11:08
4
commenti
24/07/08
Oligarchia o Democrazia ? .. come sta cambiando l'Italia
Oligarchia - Forma di governo in cui il potere è detenuto da poche persone. Sin dall’antichità il termine (dal greco olígos, “pochi” e archía, “governo”) ha avuto una connotazione negativa. Secondo Aristotele l’oligarchia era il governo dei ricchi (oggi spesso indicato con un altro termine di origine greca, “plutocrazia”); in questo senso era da considerare come una degenerazione dell’aristocrazia (”governo dei migliori”).
L’accezione prevalente del termine presenta anche oggi un significato negativo, indicando il governo di una fazione che agisce esclusivamente in base ai propri interessi particolari. I sistemi oligarchici sono caratterizzati da un gruppo di potere omogeneo e stabile, con forti legami tra i suoi membri, e da un modo autoritario di esercitare il potere.
Democrazia - Termine di derivazione greca (dêmos, “popolo”, e krátos, “governo, forza”) che indica un sistema politico basato sulla sovranità dei cittadini, ai quali è riconosciuto il diritto di scegliere la forma di governo e di eleggere direttamente o indirettamente i membri del supremo corpo legislativo dello Stato, così come i funzionari addetti all’amministrazione locale, nonché, in alcuni casi, anche il capo dello Stato.
Nell’accezione moderna il termine implica anche l’eguaglianza giuridica dei cittadini nell’esercizio del voto (vedi Suffragio), dal quale non deve essere escluso nessuno per motivi di razza, di religione, di censo e di sesso; l’esistenza di alcune condizioni che garantiscano una condizione di libertà nell’esercizio del voto (l’assenza di coercizione, la pluralità delle opzioni a disposizione, la possibilità di formarsi una propria opinione); l’accettazione della validità del principio di maggioranza
Liby
Pubblicato da
Liby
il
19:55
8
commenti
23/07/08
Lodo Alfano e processi rinviati strappo all'uguaglianza - Appello dei Costituzionalisti
Osservano, a tal proposito, che le vigenti deroghe a tale principio in favore di titolari di cariche istituzionali, tutte previste da norme di rango costituzionale o fondate su precisi obblighi costituzionali, riguardano sempre ed esclusivamente atti o fatti compiuti nell'esercizio delle proprie funzioni. Per contro, nel cosiddetto lodo Alfano la titolarità della carica istituzionale viene assunta non già come fondamento e limite dell'immunità "funzionale", bensì come mero pretesto per sospendere l'ordinario corso della giustizia con riferimento a reati "comuni".
Pubblicato da
Liby
il
11:41
7
commenti
19/07/08
Borsellino – 19 luglio 1992
Paolo Borsellino
Pubblicato da
Liby
il
14:35
11
commenti
17/07/08
La razza è una sola: quella umana
Manifesto degli scienziati antirazzisti 2008
I. Le razze umane non esistono. L’esistenza delle razze umane è un’astrazione derivante da una cattiva interpretazione di piccole differenze fisiche fra persone, percepite dai nostri sensi, erroneamente associate a differenze “psicologiche” e interpretate sulla base di pregiudizi secolari. Queste astratte suddivisioni, basate sull’idea che gli umani formino gruppi biologicamente ed ereditariamente ben distinti, sono pure invenzioni da sempre utilizzate per classificare arbitrariamente uomini e donne in “migliori” e “peggiori” e quindi discriminare questi ultimi (sempre i più deboli), dopo averli additati come la chiave di tutti i mali nei momenti di crisi.
II. L’umanità non é fatta di grandi e piccole razze. È invece, prima di tutto, una rete di persone collegate. È vero che gli esseri umani si aggregano in gruppi d’individui, comunità locali, etnie, nazioni, civiltà; ma questo non avviene in quanto hanno gli stessi geni ma perché condividono storie di vita, ideali e religioni, costumi e comportamenti, arti e stili di vita, ovvero culture. Le aggregazioni non sono mai rese stabili da DNA identici; al contrario, sono soggette a profondi mutamenti storici: si formano, si trasformano, si mescolano, si frammentano e dissolvono con una rapidità incompatibile con i tempi richiesti da processi di selezione genetica.
III. Nella specie umana il concetto di razza non ha significato biologico. L’analisi dei DNA umani ha dimostrato che la variabilità genetica nelle nostra specie, oltre che minore di quella dei nostri “cugini” scimpanzé, gorilla e orangutan, è rappresentata soprattutto da differenze fra persone della stessa popolazione, mentre le differenze fra popolazioni e fra continenti diversi sono piccole. I geni di due individui della stessa popolazione sono in media solo leggermente più simili fra loro di quelli di persone che vivono in continenti diversi. Proprio a causa di queste differenze ridotte fra popolazioni, neanche gli scienziati razzisti sono mai riusciti a definire di quante razze sia costituita la nostra specie, e hanno prodotto stime oscillanti fra le due e le duecento razze.
IV. È ormai più che assodato il carattere falso, costruito e pernicioso del mito nazista della identificazione con la “razza ariana”, coincidente con l’immagine di un popolo bellicoso, vincitore, “puro” e “nobile”, con buona parte dell’Europa, dell’India e dell’Asia centrale come patria, e una lingua in teoria alla base delle lingue indo-europee. Sotto il profilo storico risulta estremamente difficile identificare gli Arii o Ariani come un popolo, e la nozione di famiglia linguistica indo-europea deriva da una classificazione convenzionale. I dati archeologici moderni indicano, al contrario, che l’Europa è stata popolata nel Paleolitico da una popolazione di origine africana da cui tutti discendiamo, a cui nel Neolitico si sono sovrapposti altri immigranti provenienti dal Vicino Oriente. L’origine degli Italiani attuali risale agli stessi immigrati africani e mediorientali che costituiscono tuttora il tessuto perennemente vivo dell’Europa. Nonostante la drammatica originalità del razzismo fascista, si deve all’alleato nazista l’identificazione anche degli italiani con gli “ariani”.
V. È una leggenda che i sessanta milioni di italiani di oggi discendano da famiglie che abitano l’Italia da almeno un millennio. Gli stessi Romani hanno costruito il loro impero inglobando persone di diverse provenienze e dando loro lo status di ‘cives romani’. I fenomeni di meticciamento culturale e sociale, che hanno caratterizzato l’intera storia della penisola, e a cui hanno partecipato non solo le popolazioni locali, ma anche greci, fenici, ebrei, africani, ispanici, oltre ai cosiddetti “barbari”, hanno prodotto l’ibrido che chiamiamo cultura italiana. Per secoli gli italiani, anche se dispersi nel mondo e divisi in Italia in piccoli Stati, hanno continuato a identificarsi e ad essere identificati con questa cultura complessa e variegata, umanistica e scientifica.
VI. Non esiste una razza italiana ma esiste un popolo italiano. L’Italia come nazione si é unificata solo nel 1860 e ancora adesso diversi milioni di italiani, in passato emigrati e spesso concentrati in città e quartieri stranieri, si dicono e sono tali. Una delle nostre maggiori ricchezze è quella di avere mescolato tanti popoli e avere scambiato con loro culture proprio “incrociandoci” fisicamente e culturalmente. Attribuire a una inesistente “purezza del sangue” la “nobiltà” della “Nazione” significa ridurre alla omogeneità di una supposta componente biologica e agli abitanti dell’attuale territorio italiano, un patrimonio millenario ed esteso di culture.
VII. Il razzismo é contemporaneamente omicida e suicida. Gli imperi sono diventati tali grazie alla convivenza di popoli e culture diverse, ma sono improvvisamente collassati quando si sono frammentati. Così é avvenuto e avviene nelle nazioni con le guerre civili e quando, per arginare crisi le minoranze sono state prese come capri espiatori. Il razzismo é suicida perché non colpisce solo gli appartenenti a popoli diversi ma gli stessi che lo praticano. La tendenza all’odio indiscriminato che lo alimenta, si estende per contagio ideale ad ogni alterità esterna o estranea rispetto ad una definizione sempre più ristretta della “normalità”. Colpisce quelli che stanno “fuori dalle righe”, i “folli”, i “poveri di spirito”, i gay e le lesbiche, i poeti, gli artisti, gli scrittori alternativi, tutti coloro che non sono omologabili a tipologie umane standard e che in realtà permettono all’umanità di cambiare continuamente e quindi di vivere. Qualsiasi sistema vivente resta tale, infatti, solo se é capace di cambiarsi e noi esseri umani cambiamo sempre meno con i geni e sempre più con le invenzioni dei nostri “benevolmente disordinati” cervelli.
VIII. Il razzismo discrimina, nega i collegamenti, intravede minacce nei pensieri e nei comportamenti diversi. Per i difensori della razza italiana l’Africa appare come una paurosa minaccia e il Mediterraneo è il mare che nello stesso tempo separa e unisce. Per questo i razzisti sostengono che non esiste una “comune razza mediterranea”. Per spingere più indietro l’Africa gli scienziati razzisti erigono una barriera contro “semiti” e “camiti”, con cui più facilmente si può entrare in contatto. La scienza ha chiarito che non esiste una chiara distinzione genetica fra i Mediterranei d’Europa (Occidentali) da una parte gli Orientali e gli Africani dall’altra. Sono state assolutamente dimostrate, dal punto di vista paleontologico e da quello genetico, le teorie che sostengono l’origine africana dei popoli della terra e li comprendono tutti in un’unica razza.
IX. Gli ebrei italiani sono contemporaneamente ebrei e italiani. Gli ebrei, come tutti i popoli migranti (nessuno é migrante per libera scelta ma molti lo sono per necessità), sono sparsi per il mondo e hanno fatto parte di diverse culture pur mantenendo contemporaneamente una loro identità di popolo e di religione. Così é successo ad esempio con gli Armeni, con gli stessi italiani emigranti e così sta succedendo con i migranti di ora: africani, filippini, cinesi, arabi dei diversi Paesi, popoli appartenenti all’Est europeo o al Sud America, ecc. Tutti questi popoli hanno avuto la dolorosa necessità di dover migrare ma anche la fortuna, nei casi migliori, di arricchirsi unendo la loro cultura a quella degli ospitanti, arricchendo anche loro, senza annullare, quando é stato possibile, né l’una né l’altra.
X. L’ideologia razzista é basata sul timore della “alterazione” della propria razza eppure essere “bastardi” fa bene. È quindi del tutto cieca rispetto al fatto che molte società riconoscono che sposarsi fuori, perfino con i propri nemici, è bene, perché sanno che le alleanze sono molto più preziose delle barriere. Del resto negli umani i caratteri fisici alterano più per effetto delle condizioni di vita che per selezione e i caratteri psicologici degli individui e dei popoli non stanno scritti nei loro geni. Il “meticciamento” culturale é la base fondante della speranza di progresso che deriva dalla costituzione della Unione Europea. Un’Italia razzista che si frammentasse in “etnie” separate come la ex-Jugoslavia sarebbe devastata e devastante ora e per il futuro. Le conseguenze del razzismo sono infatti epocali: significano perdita di cultura e di plasticità, omicidio e suicidio, frammentazione e implosione non controllabili perché originate dalla ripulsa indiscriminata per chiunque consideriamo “altro da noi”.
Pubblicato da
Liby
il
09:08
4
commenti
15/07/08
Piano Rinascita Democratica - Il Discepolo 1816
Un' ottima ed approfondita analisi di un Golpe Dolce imperniata sul Discepolo 1816
Si ringrazia http://www.byoblu.com/
Pubblicato da
Liby
il
11:56
5
commenti
09/07/08
DOVE: Metà sapone e metà "distruzione di foresta pluviale"
Prodotti DOVE :
In moltissimi prodotti della linea Dove è presente l'olio di palma. Unilever distribuisce i prodotti e il marchio Dove, associandolo al concetto di bellezza autentica promuovendo "un'idea più ampia, più sana e democratica di bellezza. Un'idea di bellezza che tutte le donne possono fare propria e apprezzare ogni giorno".
Intanto, però, i grandi produttori che riforniscono Unilever mettono in atto "un'autentica distruzione" delle risorse forestali del pianeta. Il dottor Jakyll terapeuta delle piccole imperfezioni estetiche diventa il mister Hyde distruttore del nostro clima.
Migliaia di persone idratano la propria pelle con Dove pagando senza accorgersene molto più del costo di una saponetta. L'effetto idratante e lenitivo si trasforma nel suo esatto contrario: sulla nostra pelle vivremo gli effetti della distruzione della foresta indonesiana che bruciando "irrita" il clima.
Prodotti FERRERO:
Anche la tanto amata Nutella non è indenne dall'uso di olio di Palma
La Nutella è il prodotto senz'altro più amato della Ferrero, una crema spalmabile a base di Oli Vegetali, Zucchero, Nocciola, Cacao. Il nome deriva dalla congiunzione di nut, che significa "nocciola" in inglese, e il suffisso ella per ottenere un nome orecchiabile.
Dalle analisi realizzate da Greenpeace presso due diversi laboratori di analisi in Italia e Germania risulta che la Nutella, il prodotto Ferrero più famoso sul mercato, contiene una frazione di oli vegetali del 31% costituita prevalentemente da olio di palma.
Da visitare:
Link Dove: http://www.greenpeace.it/deforestazionezero/unilever.php
Link Nutella: http://www.greenpeace.it/nutellasalvalaforesta/ferrero.php
Liby
Pubblicato da
Liby
il
12:36
13
commenti
04/07/08
Arrestateci tutti. Disobbedire per informare by Marco Travaglio
... è al giornata degli annunci:
Annuncio fin d’ora che continuerò a informare i lettori senza tacere nulla di quel che so. Continuerò a pubblicare, anche testualmente, per riassunto, nel contenuto o come mi gira, atti d’indagine e intercettazioni che riuscirò a procurarmi, come ritengo giusto e doveroso al servizio dei cittadini. Farò disobbedienza civile a questa legge illiberale e liberticida. A costo di finire in galera, di pagare multe, di essere licenziato. Al primo processo che subirò, chiederò al giudice di eccepire dinanzi alla Consulta e alla Corte europea la illegittimità della nuova legge rispetto all’articolo 21 della Costituzione e all’articolo 10 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo e le libertà fondamentali (“Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche…”, con possibili restrizioni solo in caso di notizie“riservate” o dannose per la sicurezza e la reputazione). Mi auguro che altri colleghi si autodenuncino preventivamente insieme a me e che la Federazione della Stampa, l’Unione Cronisti, l’associazione Articolo21, oltre ai lettori, ci sostengano in questa battaglia di libertà. Disobbedienti per informare. Arrestateci tutti.
Pubblicato da
Liby
il
23:29
9
commenti
ROMA, 8 LUGLIO, TUTTI A PIAZZA NAVONA. PASSAPAROLA!!!
"Care concittadine e cari concittadini, il governo Berlusconi sta facendo approvare una raffica di leggi-canaglia con cui distruggere il giornalismo, il diritto di cronaca e l’architrave della convivenza civile, la legge uguale per tutti. Questo attacco senza precedenti ai principi della Costituzione impone a ogni democratico il dovere di scendere in piazza subito, prima che il vulnus alle istituzioni repubblicane diventi irreversibile. Poiché il maggior partito di opposizione ancora non ha ottemperato al mandato degli elettori, tocca a noi cittadini auto-organizzarci. Contro le leggi-canaglia, in difesa del libero giornalismo e della legge eguale per tutti, ci diamo appuntamento a Roma l’8 luglio in piazza Navona alle 18, per testimoniare con la nostra opposizione – morale, prima ancora che politica – la nostra fedeltà alla Costituzione repubblicana nata dai valori della Resistenza antifascista. Vi chiediamo l’impegno a “farvi leader”, a mobilitare fin da oggi, con mail, telefonate, blog, tutti i democratici. La televisione di regime, ormai unificata e asservita, opererà la censura del silenzio. I mass-media di questa manifestazione siete solo voi."
On Furio Colombo, Sen. Francesco Pardi, Paolo Flores D’Arcais
Pubblicato da
Liby
il
23:06
3
commenti
03/07/08
Segreteria telefonica per Malati di Mente
Simpaticissima segreteria telefonica per Malati di Mente ... da ascoltare necessariamente ;-))
... per scaricarla in formato audio:
http://schifoberlusconi.googlepages.com/segreteria_malati_mente.zip
Liby
Pubblicato da
Liby
il
13:42
7
commenti
01/07/08
La Democrazia: Discorso di Pericle agli Ateniesi, 461 a.C., sulla Democrazia
ATENE 461 a.C
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo. Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia. Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Pericle - Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.
Pubblicato da
Liby
il
15:47
11
commenti