23/12/09

Piccoli grandi dubbi sull'aggressione a Berlusconi

I dubbi montano da soli, sarebbe bello avere delle reali smentite .. !!!

Questo Blog è contro qualsiasi tipo di violenza, la vera forza è solo nelle Idee e nella Democrazia.

Liby

ATTENTATO BERLUSCONI ..... MONTATURA ?????

Ormai è passato tanto dal mio ultimo Post, vuoi per lavorare e tirare a campare, con i tempi di crisi che corrono il tempo libero è sempre meno. Ma qualche post su questa vicenda sento il dovere di pubblicarlo.
Questo Blog rinnega la violenza nel modo più assoluto, non giustifico pertanto gesti sconsiderati, le lotte si combattono con idee e parole .... ma questo è stato un vero "Attenteto" ???
Personalmente ho qualche dubbio
Liby

11/02/09

La Costituzione Italiana

«Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nei carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione.» (Piero Calamandrei)

27/01/09

Tutti Gli uomini del Presidente: Brunetta Story

Come avrete ben capito, visto il tempo trascorso dall'ultimo Post, ho qulache problema a seguire il Blog ed aggiornarlo con la frequenza che meriterebbe ... ma tant'è ... per il momento, ma la mia protesta non si ferma assolutamente.

Grazie a quanti ancora visitano il mio Blog

Liby

24/10/08

Si ... la Pantera è tornata ed Internet è il suo nuovo territorio di ... caccia

Introvabile, Libera, Inafferrabile, Irrappresentabile


È sempre la pantera il simbolo degli studenti in lotta

24 Ottobre 2008: Alla GELMINI diciamo chiaramente che l’unica trattativa possibile è quella che parte dal ritiro della legge 133 e del decreto Gelmini. Il MOVIMENTO è irrapresentabile! L'unico interlocutore possibile siamo NOI, il corpo vivo dell'università!!!
23 Ottobre 2008: Dilaga la protesta in tutta Italia, si moltiplicano le occupazioni. Mobilitazioni, cortei e blocchi a Roma, Milano, Bologna, Torino, Napoli, Pisa, Padova, Venezia, Genova, Firenze, Palermo, Parma e tante altre città. SIAMO INARRESTABILI!! Di fronte alla forza del movimento studentesco, Berlusconi è costretto a "rettificare" le sue dichiarazioni manifestando lo stato di profonda crisi del governo. Vogliamo vincere, stiamo vincendo e vinceremo!

Attenti populisti ora al governo, da che mondo è mondo, tutte le proteste, sociali e non, sono sempre partite dagli studenti, vero ed unico zoccolo duro a difesa delle libertà democratiche. E se questa è l'alba di un nuovo giorno sono felice di poterlo vivere con questi ragazzi, la vera ed unica linfa per un futuro di Libertà e Democrazia. Liby

23/10/08

Io sto con gli Studenti - Il ritorno della Pantera ?

El pueblo unido jamas sera vencido !!!


Era dagli anni del "Movimento Studentesco" che non si registrava una così forte aggregazione contro un sopruso perpretato ai danni della formazione culturale e della ricerca. Che stiano tornando i tempi della Pantera .... ???
Il Movimento della Pantera è l' ultimo dei grandi movimenti studenteschi , queste ultime battaglie si combatterono nelle università . Tutte le università italiane furono occupate . Le vittorie della Pantera gettarono le basi della "autonomia" che caratterizzerà i tempi successivi.
La Pantera fu un movimento studentesco di protesta contro la riforma Ruberti, vedi Gelmini oggi, delle università italiane che nacque dall'occupazione dell'Università di Palermo, e in particolare della Facoltà di Lettere e Filosofia, il 6 dicembre 1989 e si estese poi a numerose università italiane fino alla primavera del 1990
Il Nero che avanza
“Non permetterò l’occupazione delle università. L’occupazione di luoghi pubblici non è la dimostrazione dell’applicazione della libertà, non è un fatto di democrazia, è una violenza nei confronti degli altri studenti che vogliono studiare. Avete 4-5 anni per fare il callo su queste cose. Io non retrocederò di un millimetro. “Convocherò oggi - prosegue Berlusconi - il ministro degli Interni, e darò a lui istruzioni dettagliate su come intervenire attraverso le forze dell’ordine per evitare che questo possa succedere. La realtà di questi giorni è la realtà di aule piene di ragazzi che intendono studiare e i manifestanti sono organizzati dall’estrema sinistra, molto spesso, come a Milano, dai centri sociali e da una sinistra che ha trovato il modo di far passare nella scuola delle menzogne e portare un’opposizione nelle strade e nelle piazze alla vita del nostro governo" Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi
Trovo molto interessante questo articolo tratto da : Taglialagelmini
Ora il governo ha paura di Simone Oggionni

Ora il governo ha paura. E quando ha paura il regime mostra i muscoli e lancia avvertimenti, schierando le forze dell’ordine contro le occupazioni.Il presidente del Consiglio ha tenuto a farci sapere che «non arretrerà di un millimetro», e cioè che il decreto Gelmini (e i tagli, e lo svilimento della ricerca e del carattere pubblico dell’istruzione) non sarà ritirato.
Nemmeno il movimento arretrerà di un millimetro. Pacificamente, continuando a ragionare, a produrre protesta e al contempo le proposte necessarie per garantire un’alternativa reale allo sfascio che è alle porte. Mettendo in rete tra loro, come stiamo facendo, centinaia di migliaia di studenti, di insegnanti, di lavoratori della scuola, di genitori.
È questo che fa paura al governo: la crescita quotidiana e massiccia di un popolo che rifiuta lo smantellamento della scuola e dell’università italiana, la decurtazione dei già esigui fondi che sostengono il traballante edificio della produzione del sapere nel nostro Paese.
E quindi lotta. Si mette in gioco in prima persona. Occupa. Autogestisce. Manifesta.Il governo Berlusconi vorrebbe ripristinare la legalità e l’ordine costituito con le cariche della polizia e gli sgomberi forzati. Come se quelle migliaia di studenti, di ricercatori, di insegnanti che in queste ore stanno difendendo, con i propri corpi e i propri presidi permanenti, scuole e università di tutta Italia non lottassero per un principio di legalità superiore.
Quella che, in punta di Costituzione, garantisce e tutela la libertà di riunione e di espressione delle proprie idee.
Quella che, sempre sul piano del diritto, difende per tutti l’istruzione e il suo carattere pubblico, universale, di massa.Per ostacolare questo bene si ribalta ideologicamente la realtà e si mette in campo lo Stato di polizia, minacciando di reprimere e soffocare.Come il movimento che sta nascendo ora nelle nostre università ha conosciuto nell’estate di qualche anno fa a Genova, oppure durante le tante manifestazioni dei lavoratori e dei disoccupati di Napoli, oppure ancora a Vicenza, nel vivo delle lotte contro la base militare statunitense.
Ogni atto di violenza e di sopruso, passato e presente, è stato e sarebbe un colpo mortale alla natura democratica del nostro Paese, alla sostanza e allo spirito del nostro Stato di diritto.
Perché ci sono manganellate promesse, ma ci sono manganellate già date, anche in questi ultimi giorni convulsi e potenzialmente decisivi. Come quelle di Milano, che nella nostra memoria (perché i movimenti, come si sa, hanno la capacità di narrare e tramandare con una velocità straordinaria la propria storia) rimarranno a lungo.
E nelle cariche subite, nelle percosse, nella violenza il movimento impara, si addestra.
Ma – lo sappia Berlusconi - è un insegnamento apparentemente paradossale quello che ne trae. Perché alla violenza non reagirà con la violenza, ma con la sua intelligenza, la sua creatività, la sua capacità critica e di discernimento, la sua bravura nel rinforzare i legami di solidarietà e di comunanza e nel diffondere, come un virus salvifico, le nostre ragioni e le nostre parole d’ordine.
Tutto questo lo metteremo al servizio di un unico fine: costringere il governo a ritirare il decreto Gelmini e, per questa via, aiutare il Paese a rialzare la testa, uscendo dal torpore di questi mesi e inaugurando epidemicamente una nuova stagione di opposizione.
Dalle scuole e dalle università alle piazze, alle fabbriche, ai mille luoghi del conflitto sociale.
Suerte

10/10/08

Berlusconia: Gli uomini, le idee, la storia - Umberto Bossi

Umberto Bossi - Lega Nord
Ministro per le Riforme per il Federalismo
Governo Berlusconi IV

Berluscàz ha solo una macchina di cartapesta, il nord è nostro. si levi dalla testa l’idea di fare il premier. non glielo permetteremo mai: non possiamo mandarci uno che è stato iscritto alla p2, uno che è nato per sconfiggerci, uno che ha un sacco di interessi economici. per carità, avremmo l’affarismo che governa il paese!

Berlusconi è un grosso imprenditore che ha mille interessi e se fosse presidente del Consiglio si troverebbe a discutere dei suoi interessi una legge sì ed una no

Berlusconi è un dittatore

Berlusconi imprenditore? Mi viene da ridere. Semmai faceva il prestanome. Il suo progetto non è altro che il piano di Gelli. Le due strategie sono sovrapponibili: Forza Italia è la P2"

Bisognerebbe far scattare la legge per il ricostituito Partito Fascista. Questi sono quella cosa lì. E si può dimostrare facilmente. Al loro interno non hanno nessun meccanismo elettivo. Questo partito è messo in piedi da una banda di dieci persone che lo controllano nascosti dietro paraventi, non rispettano le regole della Costituzione, chiamano golpista il Presidente della Repubblica, svuotano di potere il Parlamento e vogliono fare un esecutivo senza nessun controllo superiore. Inoltre usano le televisioni, che sono strumenti politici messi insieme da Berlusconi quando era nella P2, secondo il progetto Gelli: dove il Paese dal punto di vista politico doveva essere costituito da uno schieramento destra contro sinistra dopo la rottura del meccanismo consociativo che faceva da ammortizzatore. Hanno usato le televisioni come un randello per fare e disfare. Si tratta di una banda antidemocratica su cui è bene che ci sia qualche magistrato che indaghi se viene commesso il reato di ricostituzione del Partito Fascista

Berlusconi ha preso soldi dalla mafia, è un delinquente

L'elettorato leghista non vota i fascisti, i porci fascisti, e cioè Berlusconi e Fini

Berlusconi è un brutto porco che dovrà rispondere al popolo del nord di essere sceso in politica al solo scopo di affossarci. la lega a Berlusconi lo ficcherà in quel posto

Berlusconi cerca l’alleanza con la Lega per confondere i suoi problemi giudiziari con i nostri

Berlusconi Ci risponda: da dove vengono i suoi soldi? Ce lo spieghi, il Cavaliere. Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani al Nord che sono morti a causa della droga
La Fininvest ha qualcosa come trentotto holding, di cui sedici occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano

L'Uomo di Arcore mostra le stesse caratteristiche dei dittatori, perché insiste nella sua volontà di non ritirare l'infame decreto Biondi che mette in libertà i peggiori ladri, concussori, corrotti, ricettatori

Fu allora che si decise di buttare in campo Berlusconi e le sue televisioni, che sono molto più di tre, nascoste dietro vari prestanome. Un uomo dal passato impresentabile e con un patrimonio costruito grazie ad oscuri finanziamenti di società anonime: Cosa Nostra, Craxi, Andreotti, P2.
C'e' qualche differenza tra noi e lui... Peccato che lui sia un mafioso. Il problema e' che al Nord la gente e' ancora divisa tra chi sa che Berlusconi e' un mafioso e chi non lo sa ancora

Berlusconi è l'uomo della mafia. È un palermitano che parla meneghino, un palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il Nord. La Fininvest è nata da Cosa Nostra

Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. E’ un kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi è il capocomico del teatrino della politica. Un Peròn della mutua. E’ molto peggio di Pinochet. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso. Il piduista è una volpe infida pronta a fare razzia nel mio pollaio.

Ma vi pare possibile che uno che possiede 340 aziende possa fare gli interessi dei cittadini? Quando quello piange, fatevi una risata: vuol dire che va tutto bene, che non è ancora riuscito a mettere le mani sulla cassaforte

Lo escludo, niente piu’ accordi col Polo. Tre anni fa pensarono di farci il maleficio. Il mago Berlusconi disse: “Chi esce dal cerchio magico, cioe’ dal mio governo, muore”. Noi uscimmo e mandammo indietro il maleficio al mago.
Il tricolore lo metta al cesso, signora

Tratte da giornali, quotidiani e agenzie di stampa tra il 1994 ed il 1999
Processo Enimont: Condannato con sentenza definitiva dalla Cassazione a 8 mesi di reclusione per violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti.

Vilipendio alla Bandiera Btaliana: Un anno e quattro mesi di reclusione (nel 2006 .. Ad Personam ..la pena prevista è stata modificata dall'originaria detentiva ad una pecuniaria di 3.000 Euro)
Liby


09/10/08

Ernesto Rafael Guevara De la Serna - Che Guevara - 14 giugno 1928 – 9 ottobre 1967

O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza

Non siamo i depositari della verità, nè di tutta la sapienza del mondo, e dobbiamo imparare giorno per giorno, e nel momento in cui smetteremo di apprendere, o crederemo di sapere tutto, o avremo perso la capacità di capire il popolo e la sua gioventù, quello è il momento in cui avremo smesso di essere dei rivoluzionari

Vale milioni di volte di più la vita di un solo essere umano che tutte le proprietà dell'uomo più ricco della terra

La vera rivoluzione dobbiamo cominciare a farla dentro di noi

Di fronte a tutti i pericoli, di fronte a tutte le minacce, le aggressioni, i blocchi, i sabotaggi, tutti i frazionisti, tutti i poteri che cercano di frenarci, dobbiamo dimostrare, una volta di più, la capacità del popolo di costruire la propria storia

Se io muoio non piangere per me, fai quello che facevo io e continuerò vivendo in te. Ricordatevi di tanto in tanto di questo piccolo condottiero del secolo XX..

... Hasta la victoria siempre!

Ernesto Rafael Guevara De la Serna - Che Guevara

Noi ti dimenticheremo mai !!!!!! Liby

08/10/08

Referendum contro il Lodo Alfano


Non lasciarti sfuggire di mano la tua libertà. Firma in una delle piazze per il referendum contro il Lodo Alfano.
L'11 ottobre inizierà la raccolta delle firme per il referendum abrogativo del lodo Alfano. Approvato il 23 luglio, il lodo Alfano prevede la sospensione dei processi penali, anche quelli in corso, nei confronti delle 4 cariche più alte dello Stato. Gli intoccabili dunque.Ma gli italiani (o almeno buona parte) non sono fessi. Ormai hanno capito che questa legge è servita per salvare Berlusconi dal processo Mills, che lo vede imputato per corruzione in atti giudiziari. Gi italiani hanno capito che ha usato il Parlamento per pensare solo ai fatti suoi. E soprattutto gli italiani hanno capito che una legge che rende immuni dalla legge solo 4 persone è antidemocratico.Questo il quesito proposto:"Volete voi che sia abrogata la legge 23 luglio 2008, n. 124, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 173 del 25 luglio 2008, recante Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato?".


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Questo il quesito proposto: "Volete voi che sia abrogata la legge 23 luglio 2008, n. 124, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 173 del 25 luglio 2008, recante Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato?".


Si ringrazia Aschenazia

07/10/08

Berlusconia: Gli uomini, le idee, la storia - Roberto Calderoli

Roberto Calderoli (Lega Nord)
Ministro per la Semplificazione Normativa della Repubblica Italiana
Governo Berlusconi IV
« La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni... Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni. »

« Pacs e porcherie varie hanno come base l'arido sesso e queste assurde pretese di privilegi da parte dei culattoni... »

« Se non si fosse ancora capito essere culattoni è un peccato capitale e chi vota una legge a favore dei Di.Co. finirà nelle fiamme del più profondo dell´Inferno »

« È una vittoria dell'identità italiana, di una squadra che ha schierato lombardi, napoletani, veneti e calabresi e che ha battuto una squadra, la Francia, che, per ottenere dei risultati, ha sacrificato la sua identità schierando negri, musulmani e comunisti. »

« Quando dico che la nazionale francese è formata da neri, musulmani e comunisti, dico una cosa oggettiva ed evidente. La Francia è una nazione multietnica, visto il suo passato colonialista, cosa di cui io non sarei fiero. Ma non è colpa mia se alcuni sono rimasti perplessi davanti ad una squadra che ha schierato sette neri su undici giocatori e se Barthez (il portiere) canta L'Internazionale al posto della Marsigliese e se altri preferiscono La Mecca a Betlemme. »

« La fogna va bonificata e visto che Napoli oggi è diventata una fogna bisogna eliminare tutti i topi, con qualsiasi strumento, e non solo fingere di farlo perché magari anche i topi votano. »
« Sono preoccupato non solo per la situazione di emergenza che si è creata a Napoli, ma perché temo che le parole del Capo dello Stato, quando parla di emergenza ambientale, sociale e culturale del capoluogo partenopeo, possano poi essere strumentalizzate da qualcuno, come non vorrei che qualcuno possa arrivare a strumentalizzare ed enfatizzare i morti ammazzati per poter poi giustificare l'ennesimo ingiustificato e assurdo trasferimento di risorse a una città che per la sua situazione ambientale, sociale e culturale e criminale rappresenta un insulto al Paese intero. Se l'avesse saputo Putin avrebbe parlato di camorra e non solo di mafia. »
« Ambulanze assaltate, come non accade nemmeno nei Paesi in guerra, incendi urbani, guerriglie con la polizia: tutto quello che sta succedendo dimostra che Napoli non è Italia. »

« Che tornino nel deserto a parlare con i cammelli o nella giungla con le scimmie, ma a casa nostra si fa come si dice a casa nostra! »
« Dare il voto agli extracomunitari, non mi sembra il caso, un paese civile non può fare votare dei bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi, dai »
« Con una salva di dietro e una davanti, le navi dei clandestini non partirebbero più!»
« Ci sono etnie con una maggiore propensione al lavoro e altre che ne hanno meno. Ce ne sono che hanno una maggiore predisposizione a delinquere»

« Andremo a Bruxelles noi padani, porteremo un po' di saggezza della croce a quel popolo di pedofili! »
« A fronte di riti abbreviati o di patteggiamenti la certezza della pena, quanto meno quella equa, inizia a vacillare e, quindi, nonostante in passato fossi stato contrario, inizio a ripensare se, per determinati delitti, quelli più efferati e crudeli, come quelli che hanno per bersaglio i bambini, non sia il caso di riconsiderare la pena di morte »

« La politica è teatro. Quando si alza il sipario io faccio la mia parte. »

01/10/08

Si, le leggi razziali funzionano !!! Grazie Berlusconi, ottimo lavoro !!

Ci risamo!! Ancora una volta la politica antirazziale del governo berlusconi, ci dona i suoi frutti. Ci stanno spingendo sempre più sulla strada della giustizia Fai da Te, dell'autoleggitimarsi di uomini che, visti i dscorsi politici in corso, si sentono in diritto di umiliare e bastonare un ragazzo che come unica colpa ha quella di avere un colore diverso della pelle.
Complimenti al buon governo, in particolare a maroni, il ministro di tutti, il ministro della libertà
Parma: Preso per un pusher, ghanese picchiato dai vigili urbani

Fermato davanti a scuola, inseguito, picchiato, gettato a terra, un piede calcato sopra la testa, messo in manette, infilato nell’auto di servizio, nuovamente picchiato, condotto al comando della polizia municipale di Parma, fatto spogliare, perquisito, ancora picchiato, insultato (”negro!”), costretto a firmare i verbali di un fantomatico interrogatorio. Rilasciato dopo quasi cinque ore di sevizie, all’arrivo del padre. L’allucinante avventura ha visto protagonista un giovane ghanese, Emmanuel Bonsu Foster, 22 anni, immigrato regolare. Nella denuncia presentata ai carabinieri Emmanuel ha ricostruito così la sequenza che l’ha visto per ore in balia di sette agenti della polizia municipale di Parma che lo avevano scambiato per un pusher.

Parma è la città che a giugno aveva visto la nascita dell’omonima carta sulla sicurezza che concede più poteri ai sindaci. Ad agosto una giovane prostituta nigeriana fermata dalla polizia in esecuzione del decreto antilucciole era stata ammanettata e scaraventata sul pavimento di una lurida cella. I giornali avevano pubblicato la foto e il presidente del Senato Schifani aveva chiesto spiegazioni al prefetto della città emiliana. Esplode ora il caso di Emmanuel il “negro” come ha scritto qualcuno accanto al suo nome di battesimo, sulla busta del Comune di Parma che gli è stata consegnata e contiene i documenti e i verbali dell’arresto. L’ufficio Nazionale antidiscriminazioni razziali (Una) del ministero delle Pari Opportunità ha aperto un’inchiesta. Un’inchiesta interna è stata avviata anche dal Comune di Parma, dopo l’incontro fra l’assessore alla sicurezza, Costantino Monteverdi, e i dirigenti della polizia municipale. L’assessore ha riferito che «si è trattato di un arresto movimentato, due agenti sono rimasti contusi».
La sequenza si apre lunedì sera, attorno alle 18,30. Foster frequenta l’Itis, una scuola serale di via Toscana, di fronte al parco ex Eridania. Entrato a scuola, posati i libri, Emmanuel era uscito a fare due passi nel parco in attesa delle lezioni. Due uomini alle sue spalle parlavano al cellulare, un terzo uomo gli si è avvicinato e senza proferire parola gli ha afferrato le mani mentre gli altri due lo immobilizzavano. «Sono riuscito a liberarmi e sono scappato. Nel frattempo arrivano altri tre uomini, uno solo si capiva da come era vestito che era un poliziotto». L’inseguimento termina subito, il ragazzo è placcato, gettato a terra, immobilizzato. Prono, qualcuno gli pianta la suola della scarpa sul capo, un altro gli stringe le manette ai polsi, un terzo gli dà un pugno sull’occhio sinistroche presenta una forte tumefazione.
«Hanno usato manganelli o bottigliette d’acqua per colpirmi», accusa. Lo fanno salire sull’auto di servizio, lo picchiano ancora finché Emmanuel smette di dimenarsi. «Mi dicevano: “Negro” e picchiavano».
Fra pochi mesi Emmanuel andrà a lavorare come volontario in una comunità per il recupero dei tossicodipendenti. Spiegazioni? Nessuna. «Mi hanno soltanto detto che mi hanno arrestato perché ero scappato». Al padre sarà offerta una versione diversa: Emmanuel si è rifiutato di mostrare i documenti ed è stato portato al comando per accertamenti sulla sua identità. «Al parco mi avevano svuotato le tasche e sequestrati il cellulare, la tessera della biblioteca, la tessera dell’autobus e un po’ di spiccioli- racconta Emmanuel - Al comando mi hanno spogliato completamente, sbattuto in cella con un tizio che non avevo mai visto. “Lui ha confessato e ha detto che c’eri anche tu”, mi dicevano. Mi tiravano fuori dalla cella e mi risbattevano dentro. Avevo paura. Ho chiesto di vedere mio padre ma niente. Volevano farmi firmare dei fogli, io ho detto che non firmavo». Dai e dai, il ragazzo firma.
Ora il ragazzo confessa di aver avuto paura e di averne ancora. Il colore della pelle evidentemente non è un dettaglio indifferente, neppure in una città solida, ricca e legata a tradizioni di civiltà come Parma. Marina Sereni, vicepresidente dei deputati del Pd, chiede chiarimenti al ministro degli Interni, Roberto Maroni. L’Italia è diventata un paese razzista?
Articolo di: Renzo Parodi

30/09/08

Trailer Film 2009 - Il Rovescio della Costituzione Italiana

Inosservata nel 2006 è passata una modifica al Codice Penale che depenalizza il reato di colpo di Stato. L’aggiustamento, inserito in una più ampia revisione degli articoli riguardanti i reati d’opinione, risale al 24 febbraio del 2006, poco prima dello scioglimento delle camere del Berlusconi II, e va letteralmente a cambiare i parametri del reato di golpe descritti all’articolo 283 - lo stesso che nel lontano 1992 autorizzò a procedere nei confronti degli appartenenti alla loggia massonica P2 . Se prima infatti, chiunque commettesse un fatto diretto a mutare la costituzione della sovranità, con mezzi non consentiti dall'ordinamento costituzionale dello Stato ( leggi elezioni democratiche ) era punito con la reclusione non inferiore a dodici anni, ora il nuovo testo recita: “Chiunque, con atti violenti, commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione dello Stato o la forma di governo, è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni ”. Il rovesciamento violento rimane quindi l’unico tabù nel tentativo di sovvertire dell’ordine nazionale, tutto il resto è lecito.
Art. 283 prima della modifica:
“Chiunque commette un fatto diretto a mutare la costituzione dello Stato, o la forma del Governo, con mezzi non consentiti dall’ordinamento costituzionale dello Stato, è punito con la reclusione non inferiore a dodici anni.”
Art. 283 modificato:
“Chiunque, con atti violenti, commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione dello Stato o la forma di governo, è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni’.”

29/09/08

Nucleare, un scelta disastrosa !!! ... La prima centrale costruiamola ad Arcore!!

No Nukes
Il nucleare non fornisce risposte convincenti all'emergenza climatica e il ricorso all'atomo potrebbe rivelarsi fatale per un'economia fragile. Eppure il «sentimento prevalente» del paese subisce la campagna del governo Berlusconi, sostenuta dall'opportunismo dei capofila dell'economia italiana.
1. Un'impresa dissennata.
Secondo l'Ipcc al 2020 saremo già in piena emergenza climatica se non interverranno prima riduzione dei consumi e blocco delle emissioni di Co2. In tali tempi ravvicinati il ricorso al nucleare risulta pressoché ininfluente. A un impianto nucleare, con 40 anni di funzionamento previsto, occorrono i primi 9 anni di esercizio per pareggiare l'energia spesa nella costruzione.
Tenuto conto di 4 anni di lavori e di 5 tra localizzazione e progettazione, un sistema che sviluppa 1 impianto/anno darebbe energia netta positiva solo dal 19˚ anno (anche nel piano di Scajola arriveremmo al 2028). Se si raggiungesse entro il 2030 l'obiettivo buttato lì da Berlusconi - il raddoppio nel mondo delle centrali nucleari esistenti - per le emissioni globali di Co2 la riduzione sarebbe solo del 5% . Occorrerebbe una nuova centrale ogni 2 settimane da qui al 2030, spendendo tra 1.000 e 2.000 miliardi di euro, aumentando il rischio di incidenti e aggravando la questione irrisolta delle scorie.
Se poi guardassimo oltre il 2030, il nucleare dovrebbe arrivare a pesare almeno per il 20-25% del mix elettrico per rallentare il cambiamento climatico. Occorrerebbero almeno 3 mila centrali nucleari in più (oggi sono 439): 3 nuove centrali al mese fino a fine secolo, con prezzi alle stelle dell'uranio in via di esaurimento.
2. Clima e acqua : emergenze ambientali.
Lungo l'intero ciclo di vita dell'uranio, dalla miniera al reattore, si registrano emissioni di Co2 inferiori, ma confrontabili con quelle che accompagnano il ciclo del gas naturale.
Sono emissioni connesse all'esercizio della centrale, ma soprattutto alle fasi relative a costruzione, avvio, posizionamento in loco del combustibile fissile, che possono avvenire attualmente solo con l'impiego molto elevato di fonti fossili nell'area di costruzione e in miniera. Inoltre, agli impianti nucleari occorrono enormi quantità di acciaio speciale, zirconio e cemento, la cui produzione richiede carbone e petrolio.
Sommando tutto, la Co2 emessa nel ciclo completo di un impianto nucleare corrisponde all'incirca al 40% di quella prodotta dal funzionamento di una centrale di pari potenza a gas naturale. Senza contare lo stoccaggio finale dei rifiuti, per cui mancano esempi.
L'energia nucleare è destinata solo alla fornitura di elettricità, che conta per il 15% degli usi finali di energia nel mondo (il restante 85% va in trasporti, calore per riscaldamento e processi industriali). Un aspetto critico, spesso taciuto, nel processo nucleare è la quantità di acqua necessaria. Per evitare rischi di incidente catastrofico l'acqua ai reattori deve fluire, per asportare l'eccesso di calore, in volumi 10 volte superiori a quelli delle centrali tradizionali, con dispersione in vapore in aria e ritorno nel letto a elevata temperatura.
Dove le filiere atomiche hanno subito una diffusione massiccia, come in Francia, la crisi idrica si è già manifestata. In questo paese il 40% di tutta l'acqua fresca consumata va a raffreddare reattori nucleari.
3. Sicurezza.
Il nucleare comporta seri e irrisolvibili problemi di sicurezza.
A 22 anni dall'incidente di Chernobyl, non esistono ancora garanzie né per la contaminazione «ordinaria» radioattiva da funzionamento, né per l'eliminazione del rischio di incidente nucleare catastrofico. Piccole dosi di radioattività nell'estrazione di uranio e durante il normale funzionamento delle centrali, non sono rilevabili in tempo reale, ma solo registrabili per accumulo a posteriori.
Vi sono esposti i lavoratori, come nel caso dei tre recentissimi incidenti consecutivi di Tricastin , in Francia, e la popolazione che vive nei pressi della centrale, come nel caso recente, di Krsko, in Slovenia.
In un processo di combustione, spegnendo l'impianto, cessa anche la produzione di calore. In una centrale nucleare, invece, anche quando la reazione a catena viene «spenta», i prodotti di fissione presenti nel nocciolo continuano a liberare calore. Se non può essere rimosso, questo determina la fusione del combustibile e il rilascio catastrofico di materiale radioattivo, che si disperde nello spazio e permane attivo nel tempo.
E' un'eventualità insopprimibile di una probabilità di catastrofe prevista e connaturata alla progettazione, che rende imponderabile il rischio nucleare.
Nonostante l'enfasi che si vuole porre su un'ipotetica «quarta generazione» operativa solo dopo il 2030 (?), con i reattori in grado di eliminare parte delle scorie (?), l'impiego di miscele di combustibile meno pericolose (?), oggi si possono realizzare solo centrali intrinsecamente insicure.
Le scorie radioattive sono tra i problemi più noti in relazione alle centrali nucleari. Non esistono soluzioni concrete. Le circa 250 mila tonnellate di rifiuti radioattivi prodotte finora nel mondo sono tutte in attesa di siti di smaltimento definitivi. Il problema rimane senza soluzioni, producendo effetti incommensurabili sul piano economico. Sarebbe impossibile affrontarlo ex novo su scala nazionale e irresponsabile trascurarne le conseguenze. In Italia, però, nel governo nessuno si preoccupa delle scorie prodotte dall'ipotizzato piano nucleare.
4. Esauribilità e costi.
Secondo le stime del World energy council , l'uranio estraibile a costi convenienti è pari a 3,5 milioni di tonnellate, a fronte di un consumo annuo di circa 70 mila tonnellate. Al ritmo attuale l'uranio è disponibile solo per 40-50 anni. Se aumentassero le centrali, inizierebbe una competizione internazionale per questa risorsa scarsa.
Il ciclo nucleare ha costi diretti e indiretti troppo elevati, e perciò destinati a essere scaricati sulla collettività. Di fatto, il nucleare è la fonte energetica più costosa che ci sia.
Negli ultimi anni, il prezzo dell'uranio è cresciuto di sei volte, passando da 20 $ per libbra del 2000 ai 120 $ del 2007 e si prevede salirà. Inoltre, gran parte del costo dell'elettricità da nucleare è legato alla progettazione e realizzazione delle centrali: il doppio di quanto ufficialmente dichiarato, per i tempi di ritorno di 20 anni. Aggiungendo anche i costi di smaltimento delle scorie e di decommissioning degli impianti, le cifre sono imprecisabili, ma più alte delle altre fonti. Il Kwh da nucleare risulta apparentemente poco costoso dove lo stato si fa carico di sicurezza, ricerca e inconvenienti di gestione, ma soprattutto delle scorie e smantellamento delle centrali.
Sono proprio questi costi e la possibilità di ripensamento dei governi in crisi finanziaria, a aver scoraggiato gli investimenti privati negli ultimi decenni.
Nel caso dell'Italia, nonostante la propaganda di Scajola e soci, il nucleare non consentirebbe di ridurre la bolletta energetica. Infatti, per un totale di 10-15mila Mw di potenza installata su una decina di impianti, occorrerebbe costruire da zero tutta la filiera, investendo tra i 30 e i 50 miliardi di euro (scorie escluse) con i primi ritorni solo dopo 15 o 20 anni e sicuramente bollette più salate.
Articolo di: MARIO AGOSTINELLI
Liby

28/09/08

Nucleare? No grazie!!! - Chernobyl, per non dimenticare

E adesso ci toccherà anche il nucleare, con tutti gli interessi privati che girano intorno a questa fonte di energia, fondamentalmente molto economica ma altrettanto altamente pericolosa

Non basta un Referendum in cui abbiamo espresso il nostro dissenso, il nostro pensiero, le nostre idee ormai non contano pìù nulla, non sono bastati i tanti incidenti nucleari successi, nulla, non serve non sapere ancora dove o come smaltire le scorie radiottive, altro business, ... aprite gli occhi, basta poco, anche un solo incidente per arrecare danni irreversibili che si ripercuoteranno per anni ... anni ... anni!!!

Liby

PS: Si sconsiglia la visione a persone impressionabili.

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