31/01/08

Caso SME: Berlusconi assolto ... le leggi "Ad Personam" funzionano !!!!

«Leggi ad personam», una definizione sentita tante volte che poteva sembrare uno spot da campagna elettorale ma che invece ha dati i suoi concreti frutti Berlusconi prosciolto dall'accusa di falso in bilancio, questa è una delle notizie che oggi si possono leggere sui quotidiani, prosciolto perché «i fatti non sono più previsti dalla legge come reato».

Innocente? Chissà perché oramai il falso in bilancio è stato depenalizzato, non costituisce più reato, e i giudici della I sezione penale del Tribunale di Milano, in un'udienza lampo, non hanno fatto altro che applicare una legge.

Il problema è fatta da chi? Proprio dallo stesso imputato, Silvio Berlusconi, che durante il suo governo ha derubricato ciò per cui era indagato.Una delle prime cosiddette "leggi ad personam" dell'ex premier Berlusconi, operativa, grazie ad un decreto lampo dell'allora ministro della Giustizia Roberto Castelli, dal gennaio del 2002.«Le fattispecie di minore gravità del falso in bilancio sono state depenalizzate e saranno punite con sanzioni amministrative in linea con l'attuale tendenza a limitare ai casi realmente gravi l'intervento penale», aveva dichiarato a suo tempo Castelli.

I fatti, che non costituiscono più reato, risalgono agli anni tra il 1986 e il 1989, quando l'allora presidente di Fininvest avrebbe falsificato i bilanci per poi corrompere i giudici romani del caso Sme, la lunga guerra con Carlo De Benedetti per il controllo del colosso alimentare pubblico.

Ma i processi di Berlusconi a Milano non sono finiti.

Resta il procedimento sui presunti fondi neri relativi ai diritti tv di Mediaset, dove, dopo la dichiarata prescrizione del falso in bilancio e dell'appropriazione indebita, resta solo la frode fiscale. Poi c'è il processo per la presunta corruzione dell'avvocato inglese David Mills, la compravendita della presunta falsa testimonianza nei processi All Iberian e tangenti Gdf. Processo che riprenderà domani con la deposizione del testimone più importante ad avviso di accusa e difesa, Benjamin Marrache. Infine, Berlusconi è indagato per appropriazione indebita per Mediatrade.

Ecco un altro esempio lampante di come il Sig. Berlusconi ha gestito a suo favore la legislatura precedente, con le tante leggi "Ad Personam" promulgate dal suo governo, con lo scopo esclusivo di salvaguardare gli interessi, certamente non leciti, dello stesso!!!

Al voto, al voto ... ecco il grido di allarme, fra poco, entro aprile, la sentenza per il caso Mills (Corruzione, Falsa testimonianza ... etc) ... forse è ancora in tempo a depenalizzare anche il reato di Corruzione e Falsa Testimonianza .. poi in seguito depenalizzera i reati di concussione e mafia, nel frattempo mettera un bel bavaglio all'informazione, un tappo alla istituzione giudiziaria ... e via con una nuova dittatura, seguendo comunque i canoni dell'ormai famoso "Piano di Rinascita Democratica" .. (P2 ed il "Piano di Rinascita Democratica") .. basta dare uno sguardo al documento per rendersene conto!!

Io Odio Berlusconi

Fonte: La Rinascita

30/01/08

Manuale di autodifesa da Berlusconi



"Le bugie hanno le gambe corte. quelle del cavalier Berlusconi sono talmente corte che son bastati meno dei fatidici cento giorni per smascherarle.
Tutto spiegato e documentato: dalla promessa "meno tasse per tutti" alla realtà "meno tasse per i ricchi e più tasse per i poveri"; e così via. Questo libro è un vero e proprio "Manuale di autodifesa da Berlusconi". perchè nessuna seria contestazione nei suoi confronti sarà efficace senza entrare nel meccanismo concreto che porta dalle promesse alle bugie. e perchè fornisce le prime serie indicazioni per contrapporre all'arbitrio la forza del diritto e della legalità
"


... non molto recente come pubblicazione, ma certamente utile e di nuova attualità, vi consiglio vivamente di scaricare e diffondere questo libro in formato PDF: Manuale di autodifesa da Berlusconi


Chi ben comincia è a metà dell'opera, prevenire è certamente meglio che curare, visti i danni procurati in questi ultimi anni dal Sig. Berlusconi e dai suoi protetti!!!!


Io Odio Berlusconi

29/01/08

Pecorella: Berlusconi rischia 6 anni ... a meno di elezioni anticipate!!!


Fonte: ANSA

Mediaset: presidente tribunale, no a riunione processi

MILANO - Non saranno riuniti i processi sulla compravendita dei diritti Mediaset e quello sulla presunta corruzione dell'avvocato David Mills. Lo ha deciso, per mancanza di presupposti, il presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro respingendo la richiesta della difesa di Silvio Berlusconi. 'La procura ha interesse a fare due processi a Berlusconi in due sedi diverse ma non e' cosi' che dovrebbe funzionare la giustizia' lamenta il sen.Niccolo' Ghedini, difensore del leader azzurro. Per il legale, infatti, per 'economia processuale e per una migliore gestione, era ovvio che i processi si dovessero riunire di fronte ad un unico giudice'. Per l'altro legale del leader di Forza Italia, il deputato azzurro Gaetano Pecorella, cosi' 'Silvio Berlusconi rischia una condanna a sei anni di carcere in primo grado' solo nel processo Mills. 'Certamente - osserva Pecorella - il segno e' nella volonta' di definire rapidamente il processo Mills, perche' escludendo la riunione di due procedimenti, il giudice potra' concluderlo piu' o meno in coincidenza con le eventuali elezioni anticipate'.

..... ecco spiegati i motivi di tanta fretta, tutte le minacce alle cariche istituzionali dello stato per andare subito al voto, ... se riesce ... va al governo, fà ancora un paio di leggine "Ad Hoc" e salva ancora la pellaccia ... o anche solo la carica di Presidente del Consiglio gli garantirebbe l'impunità grazie alla legge Ad Personam sulle 5 cariche istituzionali dello Stato!!!

La cosa "incredibile" .. è che adesso non mascerano nenche più i loro intrallazzi, lo dicono candidamente, ammettono senza

Io Odio Berlusconi

Fermiamo l'Infibulazione - Firmiamo tutti la Petizione

Ricevo ed appoggio in pieno l'inziativa di Italo di ampliare l'informazione su questa petizione contro l'infibulazione.
Pubblico per esteso quanto postato sul Blog dello stesso Italo
Liby

FERMIAMOLI! di Italo Pentimalli

Ho ricevuto l’altro ieri una mail di Patrizia Salvini che mi segnalava la presenza di una petizione online…ancora esistono questi orrori: mutilazione genitale femminile, pratica comune in alcuni territori soprattutto nell’area africana.
C’è un video che potete vedere, ma che vi sconsiglio caldamente se siete anche un attimino sensibili, non guardatelo e fidatevi, è una cosa indicibile.
La petizione è in inglese, per questo Pat si è impegnata a tradurla per noi in modo che ognuno possa capirla.
Per firmare la petizione basta cliccare sulla destra (Yes, I Want to sign the petition), io e Pat l’abbiamo già fatto.
Servirà a qualcosa? Non lo so sinceramente, ma so con sicurezza che zitti non possiamo stare.

Questo è il sito: http://www.respect-ev.org

E questa qui sotto è la traduzione della petizione:

A: Mr. Louis Michel, Commissione europea per lo sviluppo e l’aiuto umanitario.
A: Ministri della cooperazione e sviluppo delle nazioni delleunione.

Come cittadini e come organizzazioni vogliamo esprimere la nostra opposizione alla mutilazione genitale femminile. Più di 3 milioni di ragazze ogni anni soffrono per questa ignominia, e più di 150 milioni di donne vivono poi con gli effetti di questa mutilazione per tutta la vita. Le conseguenze fisiche e psicologiche di questa violenza rappresentano una gravissima invasione della loro integrità e della loro dignità.Noi vorremmo che questa petizione diventasse un argomento prioritario. Vorremmo che voi mettiate in atto più sforzi possibili per informare e educare in modo da raggiungere la scomparsa di questa violenza a tutti i livelli, sia nazionali che europei.
Noi supportiamo la proposta di Respect-ev di combattere questa calamità e più specificatamente:
1. Far si che l’Europa diventi una regione con zero tolleranza per la mutilazione genitale femminile, attraverso leggi chiare e inequivocabili per eliminare questa pratica.
2. Aiutare le nazioni Africane solo se loro aiuteranno a sconfiggere e rendere illegale questa violenza.
3. Inserire questo argomento nell’agenda della conferenza delle nazioni africane
4. Finanziare le organizzazioni che lavorano in europa e in africa contro questa violenza
5. Organizzare o finanziare importanti campagne ed azioni per educare e informare le persone al riguardo.
6. Valutare la mutilazione come una ragione per riconoscere lo stato di rifugiato.

Noi apprezziamo la tua comprensione e considerazione e ti chiediamo con molto rispetto di considerare la nostra petizione (ndt nota del traduttore: chiedendoti di ciccare YES I WANT TO SIGN THE PETITION che trovi in alto a sinistra, dove ti chiederanno esclusivamente nome ed e-mail affinché la tua firma abbia valore per questa importante petizione umana)
Questa petizione sarà pubblicata, come lettera aperta, in diversi giornali europei nella quinta giornata mondiale per la tolleranza zero nei confronti della mutilazione genitale femminile.

25/01/08

Mastella fà cadere il Governo: Prodi gli dedica una canzone ... ascoltala!!!

Ecco la canzone dedicata da Prodi a Clemente Mastella .... l'ormai più noto voltabandiera degli ultimi secoli

Ascolta la canzone :

Minchia Signor Clemente

Io Odio Berlusconi .. ma Odio anche Mastella

23/01/08

Berlusconi, Previti e Dell'Utri: Mafia e Corruzione

Le sentenze emesse nei processi a Previti, Squillante, Metta e Pacifico per la Mondadori e l’Imi-Sir, ricompongono le tessere di quel nero mosaico che è la carriera imprenditoriale e poi politica di Silvio Berlusconi.
Spiegano come è nata e cresciuta la Fininvest, come Berlusconi si è impossessato di tutta l’informazione che conta, come - e soprattutto perché - nel 1993 ha realizzato un partito vincente in pochi mesi. Ma spiegano anche lo straordinario potere di condizionamento che due personaggi come Previti e Dell’Utri hanno avuto, hanno e ancora avranno sul Cavaliere, sul suo partito e sui suoi alleati!

Si parte dal 1974, quando Previti assiste la giovane orfana Anna Maria Casati Stampa che «decide» di vendere a poco prezzo la villa di famiglia a Berlusconi, di cui lo stesso Previti è amico e socio.
In quella villa di Arcore, pochi mesi dopo, Dell’Utri infila un giovane e promettente mafioso, Vittorio Mangano, il famoso «stalliere» che chiamava «cavalli» le partite di droga (come Paolo Borsellino ricorderà nella famosa intervista a due giornalisti francesi, poco prima di morire ammazzato come Falcone).

Poi arriva la P2, l’unica avventura affrontata dal Cavaliere solitario, senza lo strascico di Cesare e Marcello.

Poi la conquista delle tv, con i soldi freschi a palate che Dell’Utri procura grazie a Publitalia e, forse, anche agli amici siciliani.
Poi arriva Craxi, che il Cavaliere è costretto a servire perché - come confessa in una telefonata del 1983 al condirettore del Giornale - «è quello che deve farmi la legge sulle televisioni».
Invece della legge, Craxi gli fa subito due decreti, per neutralizzare le ordinanze dei pretori che hanno bloccato le trasmissioni illegali delle sue tv sul territorio nazionale.
Nel 1985 Silvio si sdebita con Bettino ostacolando, su ordine di quest’ultimo, il suo nemico acerrimo Carlo Debenedetti nell’acquisto della Sme dall’Iri, anche perché il secondo decreto salva-tv deve essere ancora convertito in legge.

Anche a Roma nel 1984 c’è un’inchiesta per antenne abusive sulla Fininvest.
Ma lì non c’è problema. Se ne occupa il giudice Renato Squillante che interroga Berlusconi assistito da Previti e poi lo proscioglie a tempo di record.
È lo stesso Squillante che la sentenza Sme dell’anno scorso ha condannato a sei anni e definito «stabilmente a libro paga della Fininvest».
Poi, con calma, arriva la legge sulle tv. La famigerata Mammì, nel 1990. Ancora una volta è Craxi a imporla con la forza, complici Forlani e Andreotti (che rimpiazza in una sola notte i cinque ministri della sinistra dc, dimissionari per protesta).
Anche Bettino avrà la sua bella convenienza. Fra il 1991 e il 1992 riceverà dalla All Iberian (Fininvest) 22 miliardi sui suoi conti personali in Svizzera.

Nel 1990 succede tutto, anche il passaggio di proprietà della prima casa editrice italiana, la Mondadori, che pubblica Espresso, Panorama, Epoca, Repubblica e quindici giornali locali.
Ha il torto di dare fastidio a Craxi, dunque a Berlusconi. Niente paura. Il Cavaliere dà la scalata, complice il voltafaccia degli eredi Mondadori. Debenedetti, l’azionista di maggioranza, resiste. Si va all’arbitrato. Che dà ragione all’Ingegnere. Ma c’è la Corte d’appello di Roma, ci pensa l’amico Vittorio Metta. Annulla il lodo, scrive 270 pagine di motivazioni in una notte (o almeno così dice: in realtà la sentenza l’hanno scritta, prima, i legali di Berlusconi) e alla fine incassa 400 milioni in contanti da Pacifico.

Milioni che, tramite Previti, arrivano dai soliti conti esteri della Fininvest. Questo dice la sentenza del Tribunale di Milano che il 29 aprile 2003 ha condannato Previti a tredici anni di reclusione, insieme a Pacifico e ai giudici Metta e Squillante (anche per la compravendita di un’altra sentenza, quella che condannò l’Imi, cioè lo Stato italiano, a pagare un risarcimento non dovuto alla Sir di Nino Rovelli: mille miliardi, in cambio di una mazzetta di 67, o forse di 100, a giudici e avvocati, palesi e occulti). Soltanto l’intervento di Andreotti, allarmato dallo strapotere mediatico di Berlusconi (e quindi di Craxi) lo costringe a restituire parte del maltolto (Repubblica ed Espresso) al legittimo proprietario Debenedetti.

Politici e faccendieri, avvocati e magistrati, tutti insieme appassionatamente in feste e spedizioni transoceaniche al seguito di Cesare e Bettino, tutti futuri clienti di procure e tribunali. Ma la migliore polaroid di quei rapporti illeciti è nelle contabili bancarie che giungono dalla Svizzera e dimostrano, nella sola primavera del ‘91 tre decisivi versamenti. Il 14 febbraio 1991 Previti paga 425 milioni al giudice Metta tramite Pacifico. Il 6 marzo 1991 bonifica 500 milioni a Squillante. Il 16 aprile 1991, ancora tramite Pacifico, dirotta 500 milioni sul conto del giudice Verde (poi assolto). Sempre con denaro della Fininvest e del patrimonio personale di Silvio Berlusconi.

Nel 1992-1993 i nodi, con Mani Pulite, vengono al pettine. I vecchi padrini si dividono fra tribunali e latitanze. Anche Cosa Nostra perde i vecchi referenti politici così indeboliti da non garantirla più nei processi. Occorre un partito nuovo, ma anche vecchio. Dell’Utri, che mai si è occupato di politica in vita sua, si getta a capo fitto nell’impresa. Ingaggia un consulente ad hoc, Ezio Cartotto, sin dal maggio-giugno 1992. Che comincia a lavorare in segreto. In pochi mesi, grazie alle strutture e ai miliardi di Publitalia, il gioco è fatto.

Il Cavaliere, abbandonato dagli amici, indebitato fino al collo e terrorizzato dai giudici, confessa a Cartotto: «Di questo passo mi accuseranno di tutto, anche di essere mafioso. Ogni tanto, mi scopro a piangere da solo nella doccia». E poi, a Montanelli e a Biagi: «Se non entro in politica, mi mettono in galera». Ma provvede Marcello, l’amico siciliano. Le televisioni e i giornali fanno il miracolo. Il nuovo miracolo italiano. Forza Italia.

Liberamete tratto da: www.uonna.it
Io Odio Berlusconi

22/01/08

Iniziativa per prevenire gli abusi sessuali sui bambini

Nel ringraziare Peo per il contributo fornito, posto in modo integrale il suo commento, per dare diffusione di questa interessante iniziativa a favore dei bambini e dei genitori, in particolare il link per l'opuscolo che ho trovato molto, ma molto interessante
Liby

Ciao!
Ho letto l'articolo che hai postato, e come quello ce ne sono molti... troppi! Per evitare, prevenire o per far saltare fuori gli eventuali abusi subìti dai bambini, c'è una mostra, progettata in Germania ma che tradotta è arrivata anche in Ticino, dove (pur senza trattare esplicitamente l'abuso) ci si prefigge di potenziare la "forza" dei più piccoli. 6 tappe diverse e attività legate alla propria autostima, al proprio fisico, ai sentimenti. Io l'ho visitata coi miei allievi (Scuola Elementare) e devo dire che è semplicemente geniale! :)
Ti lascio l'indirizzo del pieghevole della mostra, se ti può interessare!

http://www.schau-hin.ch/any/resource/pdf/KS_Opuscolo_genitori.pdf

Ciao Peo

Mastella: Non accontentato il Capo ... allora l'Udeur lascia, Crisi di Governo ... che Gentiluomo





(ANSA) - ROMA, 21 GEN - Nuovo scossone di Mastella alla maggioranza via conferenza stampa. 'L'esperienza di questo centrosinistra e' finita' annuncia.
L'ex Guardasigilli, fresco di dimissioni dall'incarico dopo il ciclone giudiziario che lo ha investito non intende fare sconti: 'Voteremo contro la fiducia'.
Prodi convoca un vertice immediato: con i vicepremier D'Alema e Rutelli a Palazzo Chigi e' presente l'intero stato-maggiore del Pd, Veltroni in testa.

Ecco un altro "Bravo Ragazzo", un sant'uomo tutto casa e chiesa ..non c'è che dire, le sue parole illustrano appieno i suoi numerosi cambiamenti di rotta politica, un vero voltagabbana !!
E poi tutti questi attacchi alla Magistratura, ma ci rendiamo conto che il primo passo verso un Dittatura è proprio quello di imbavagliare la Magistratura, se questa non fosse un organo libero sarebbero problemi gravi per tutti, in particolare per la nostra Libertà e per la Democrazia!!


Raccontiamo un pochino la sua storia, almeno la più recente:


L'assunzione alla Rai di Mastella sarebbe stata agevolata da una raccomandazione del potentissimo democristiano Ciriaco De Mita, tanto che ne seguirono ben 3 giorni di sciopero della redazione locale.
In vista delle elezioni politiche del 1976, come racconta lui stesso, nelle pause pranzo dei dipendenti della Rai, chiedeva "ai centralinisti di telefonare nei comuni del mio collegio elettorale.
Mi facevo introdurre come direttore della Rai e segnalavo questo nostro bravo giovane da votare: Clemente Mastella. Funzionò".
Mastella fu quindi eletto deputato, nelle fila della Democrazia Cristiana.
Dopo un lungo trascorso politico nella Democrazia Cristiana, fonda nel 1994 il CCD di cui è presidente, condividendone la leadership con Pier Ferdinando Casini.

Dopo la vittoria del Polo delle Libertà alle elezioni del 1994, diventa ministro del Lavoro nel Governo Berlusconi I.

Nel febbraio 1998 è protagonista di una scissione interna al CCD, raccogliendo l'appello dell'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga di costituire una nuova formazione politica di centro, alternativa alle due coalizioni.

Mastella fonda così i CDR, Cristiano Democratici per la Repubblica, che si uniscono al CDU nella formazione di gruppi parlamentari unitari.

Nel giugno successivo i CDR confluiscono con altre formazioni nel progetto politico dell'UDR, Unione Democratica per la Repubblica, di cui Mastella diventa segretario nazionale.

Dopo la breve esperienza (la storia dell'UDR termina dopo appena un anno), nel 1999 fonda l'UDEUR, Unione Democratici per l'Europa, partito politico spiccatamente di centro.

Nel 2000 fu, insieme a Salvatore Cuffaro, testimone di nozze del braccio destro di Bernardo Provenzano, Francesco Campanella, l' uomo che fornì a Provenzano i documenti falsi per andare in Francia a operarsi alla prostata. Campanella era il segretario dei giovani dell'UDEUR.

È deputato alla Camera ininterrottamente dal 1976, riconfermato per otto legislature consecutive. Alle elezioni politiche del 2001 è stato eletto con il sistema proporzionale nella seconda circoscrizione della Campania.

Nel 2003 si candida a sindaco di Ceppaloni, appoggiato da Forza Italia e SDI, nella lista "Ceppaloni al centro", vincendo le elezioni contro il candidato appoggiato dal centro-sinistra e Rifondazione.

Alle elezioni politiche del 9 aprile 2006, Clemente Mastella è eletto al Senato della Repubblica come candidato dell'U.D.Eur Popolari. Presentatosi sia nella regione Campania (dove il partito ha ottenuto il 5,2% dei voti, ottenendo due seggi) che nella Calabria (4,23%, un seggio), ha optato per rappresentare quest'ultima.

Il 17 maggio 2006, a sorpresa, viene nominato Ministro della Giustizia nel secondo governo Prodi (il leader dell'Udeur aveva chiesto per sé il Ministero della Difesa contrapponendosi a Emma Bonino, ma alla fine fu dato al prodiano Arturo Parisi).

A luglio 2006 viene varato dal Parlamento un provvedimento di indulto, che è causa di divergenze tra Mastella ed il collega Antonio Di Pietro, ministro delle Infrastrutture. Mastella - in qualità di ministro della Giustizia - è tra i favorevoli alla misura, che prevede la scarcerazione di circa 15 mila carcerati; Di Pietro è aspramente contrario e lo definisce "un colpo di spugna immorale e inaccettabile". Nello stesso periodo si esprime a favore della completa impunità per tutti i personaggi e le società coinvolte nell'inchiesta Calciopoli.

Il 29 luglio, dopo l'approvazione definitiva da parte del Senato, che sancisce l'entrata in vigore dell'indulto come legge, Mastella dedica questo provvedimento al Papa Giovanni Paolo II che, in occasione di una sua visita al Parlamento, chiese un provvedimento di clemenza per i carcerati.

Il 23 ottobre 2006, la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la legge 24 ottobre 2006 n. 269 (meglio nota come Ddl Mastella) che modifica e sospende alcuni aspetti della riforma dell'ordinamento giudiziario licenziata nella XIV legislatura, in particolare per quanto riguarda le disposizioni sulla separazione della carriere dei magistrati e sull'accesso in magistratura.

A settembre 2007 ha chiesto al Consiglio Superiore della Magistratura di disporre il trasferimento cautelare d'ufficio nei confronti del pubblico ministero di Catanzaro Luigi de Magistris, il magistrato stava indagando su un presunto comitato d'affari composto da politici e magistrati lucani.

Il 17 gennaio 2008, Clemente Mastella annuncia le sue dimissioni dalla carica e concede in un primo momento l'appoggio esterno al governo, che toglierà il 21 gennaio.

Il 21 gennaio 2008 apre la crisi di governo durante un comunicato stampa dalla sede dell'UDEUR dichiarando di lasciare la maggioranza dopo 2 anni.

Provvedimenti giudiziari

Il 14 ottobre 2007 Mastella viene iscritto nel registro degli indagati della procura di Catanzaro nell'ambito dell'inchesta "Why not" , l'ipotesi di reato è abuso di ufficio. Il coinvolgimento del Ministro nell'inchiesta sarebbe motivato dai suoi presunti rapporti con l'imprenditore Antonio Saladino. L'indagine coinvolgerebbe l'attività imprenditoriale di Saladino, titolare in passato di una società di lavoro interinale denominata "Why Not". Agli atti figurano, tra l'altro, intercettazioni di colloqui telefonici tra Mastella e Saladino.

Il 16 gennaio 2008, dopo il provvedimento di arresti domiciliari nei confronti della moglie Sandra Lonardo, Mastella presenta le sue dimissioni da ministro, sostenendo di essere vittima, insieme alla sua famiglia, di un attacco della Magistratura. Le dimissioni vengono respinte dal premier Romano Prodi e nel tardo pomeriggio della stessa giornata le agenzie di stampa scrivono che anche lo stesso Mastella sarebbe indagato nell'ambito dell'inchiesta riguardante la moglie.

Il giorno seguente, Mastella conferma le proprie dimissioni ed annuncia che il suo partito, l'Udeur, darà "appoggio esterno" al Governo; il 21 gennaio 2008, Mastella, ritratta la precedente posizione affermando che il suo partito non fornirà appoggio esterno al Governo.

Aspetti controversi

Molto discussi sono i trascorsi rapporti di amicizia con l'ex-presidente del consiglio comunale di Villabate e condannato per mafia Francesco Campanella. Rapporti tanto stretti che Mastella fu testimone delle nozze del Campanella nel 2000. Alle stesse nozze fu testimone anche il presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.[9] e poi condannato in primo grado nel gennaio del 2008 a 5 anni di carcere per favoreggiamento semplice ad uomini vicini al superboss Bernardo Provenzano.

Il 26 giugno 2007 Piero Ricca gli chiese se il Ddl Mastella, approvato alla Camera, avrebbe limitato la cronaca giudiziaria e la libertà di stampa. Lui rispose dandogli del "coglione".[10]

All'inizio del febbraio 2007 egli viene raggiunto da un avviso di garanzia da parte della Procura della Repubblica di Napoli. L’ipotesi formulata dagli inquirenti è quella di concorso in bancarotta fraudolenta per il fallimento del Napoli Calcio, dichiarato nel 2004 con sentenza del Tribunale di Napoli. L'iscrizione nel registro degli indagati rappresenta un fatto dovuto, dal momento che, all'epoca della commissione dei presunti illeciti (2002), Mastella era membro a tutti gli effetti del consiglio di amministrazione della Società di cui era, tra l'altro, vicepresidente. Interpellato al riguardo, Mastella si è ovviamente chiamato fuori dal crac della squadra, sostenendo di non aver mai partecipato direttamente alla gestione della Società.

Il caso De Magistris

Nell'ottobre 2007 viene iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Catanzaro per l'inchiesta "Why not?" condotta da Luigi De Magistris. Poche settimane prima, in qualità di Ministro della Giustizia, ha chiesto il trasferimento cautelare dello stesso De Magistris. Per questo motivo al magistrato viene avocata l'inchiesta dalla procura. Per l'opinione pubblica c'è il sospetto che Mastella abbia richiesto il trasferimento appositamente per bloccare l'inchiesta nei suoi confronti. Solidali nei confronti del ministro invece tutto il mondo politico ad eccezione di Antonio Di Pietro.

Il caso "Il campanile"

Il giornale di partito il Campanile è stato oggetto di diverse indagini giornalistiche che ne hanno evidenziato la funzione "privata". In altri termini oltre un milione e trecentomila euro di finanziamenti pubblici (stando al solo 2005) sono serviti per pagare il contributo fattivo di Clemente Mastella [17], viaggi e trasferte della famiglia Mastella (98.000 euro nel 2005), liberalità e spese di rappresentanza (141.000 euro), liberalità (22.000), pacchi, dolciumi e torroni (17.000).

In altri termini, secondo una indagine de L'Espresso, "all'ombra del 'Campanile' Clemente Mastella, i suoi familiari e le loro società hanno ottenuto soldi e vantaggi grazie a un giornale finanziato con i soldi dei contribuenti"

Il film "Il Caso Moro"

Nel 1986 a Clemente Mastella, allora nell'ufficio stampa della Democrazia Cristiana, venne mostrato in una proiezione privata il film di Giuseppe Ferrara Il caso Moro. Terminata la proiezione Mastella inveì contro la produzione. Il giorno successivo la stampa riportò l'opinione negativa di Mastella, grazie alla quale il film, in un primo momento accolto freddamente dal pubblico, divenne un successo. Questo aneddoto è stato raccontato dal produttore de Il Caso Moro Mauro Berardi alla trasmissione radiofonica "Vasco de Gama" condotta da David Riondino e Dario Vergassola.

18/01/08

Finalmente nasce la banca dati contro la pedofilia

Fonte: www.troviamoibambini.it



L’Italia presto avrà una banca dati in cui confluiranno tutte le informazioni sul fenomeno della pedofilia nel nostro territorio. I protocolli d’intesa per la creazione di questo nuovo strumento sono stati firmati dai Ministri per la Famiglia, dell’Interno, della Giustizia e per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione.
Quindi significa che in data 21 dicembre 2007 i Ministri On. Rosy Bindi, On. Giuliano Amato, On. Luigi Nicolais, hanno preso posizione contro questo cancro sociale…
Questa la dichiarazione ufficiale dell'On. Bindi:
"Con i protocolli firmati oggi il Governo conferma l’impegno del nostro paese sul difficile fronte della lotta alla pedofilia. La Banca dati sarà una struttura di eccellenza nella vigilanza e per il contrasto su questo odioso fenomeno e ci permetterà si svolgere un ruolo di primo piano, non solo nazionale, nella difesa dei diritti dell’infanzia."
"Non a caso, nell’incontro a New York con il direttore generale dell’UNICEF, la signora Ann Venemann, a cui avevo illustrato le attività dell’Osservatorio nazionale, il progetto di Banca dati è stato valutato con grande interesse."
"Questo strumento è anche un ottimo esempio di coordinamento istituzionale tra tutti i soggetti coinvolti che garantiranno contributi e consulenze di altissimo livello anche dal punto di vista tecnico. E di questa collaborazione fin d’ora ringrazio i ministri Giuliano Amato, Clemente Mastella e Luigi Nicolais." Rosy Bindi
Il testo integrale è al link:
Il comitato "Troviamoibambini" ha preso posizione e sta cercando di far integrare il Protocollo con:

1. L’inserimento delle foto dei pedofili che dovranno essere a disposizione dei cittadini che motivando la richiesta, potranno avere libero accesso alla banca dati.
2. Di informare gli abitanti della zona in cui risiede un pedofilo (anche al momento del rilascio) con uno “Stato di Allerta”, per potersi difendere.
3. Di inserire obbligatoriamente per coloro che affittano appartamenti, camere e quant’altro una certificazione rilasciata dalla Questura (o ufficio preposto) dove risulti se il richiedente abbia o meno precedenti pedofili. In caso positivo, vi deve essere TASSATIVAMENTE l’informazione “al vicinato”.
4. Di inserire obbligatoriamente per coloro che “fanno richiesta di lavoro” a contatto con l’infanzia , una certificazione rilasciata dalla questura (o ufficio preposto) dove si dichiari che il soggetto richiedente: NON ABBIA MAI AVUTO PRECEDENTI NELL’AMBITO PEDOFILO, in caso contrario di INIBIRNE TASSATIVAMENTE l’assunzione, pena da parte di coloro che li assumono il Concorso in reato.
5. Di contemplare nella legge:
Misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza e per la pubblica moralità, ANCHE LA FIGURA DEL PEDOFILO.
6. Di inserire nella banca dati anche le persone della Chiesa (Preti e Suore).
7. Di attivarsi perchè questa banca dati diventi A CARATTERE EUROPEO, dove ogni Stato membro abbia la stessa banca dati IN RETE con tutti gli Stati.
Si può aderire a questa iniziativa al link:
... finalmente, forse ... speriamo, una buona notizia!!!!
Io Odio i Pedofili

16/01/08

Un pò di Storia : Tutti gli uomini di Berlusconi .. o quasi!!

Fonte: G.Ruggeri :" Berlusconi, gli affari di un presidente"

Questa è una lista, largamente incompleta, di persone che hanno avuto direttamente o indirettamente a che fare con gli affari di Silvio Berlusconi ... oltre a tutti i nomi politici ormai ben conosciuti a tutti:

AMANDINI Michele: boss mafioso legato tramite diverse società di riciclaggio del denaro sporco in Svizzera, personalmente coinvolto nel traffico d'eroina e in sequestri di persona. In stretti rapporti d'affare con Florio Fiorini, il faccendiere amico di Silvio Berlusconi.

BERLUSCONI Paolo: fratello di Silvio, reo confesso di diversi reati (versamenti illeciti, false fatturazioni … etc)

BERRUTI Massimo Maria: ex ufficiale della Guardia di Finanza, arrestato per tangenti, apre uno studio a Milano come avvocato; socio di esponenti di Cosa Nostra legati al clan di Totò Rina in alcune società del mirino dell'antimafia; entra nello staff dei legali della Fininvest nel 1993; arrestato nel 1994 per favoreggiamento e concorso in concussione.

CALVI Roberto: iscritto alla loggia P2, bancarottiere, grande finanziatore di Silvio Berlusconi, misteriosamente "suicidato".

CARBONI Flavio: faccendiere sardo, ricicla i soldi del boss mafioso Pippo Calò della banda della Magliana insieme al prestanome di Silvio Berlusconi Romano Comincioli (Fininvest).

CARENINI Egidio: nel 1973 deputato della DC, iscritto alla Loggia P2 e amico di Licio Gelli, aiuta Silvio Berlusconi a far spostare le traiettorie delle linee aeree di Linate per valorizzare la speculazione edilizia di Milano2.

COMINCIOLI Romano: prestanome della Fininvest; combina col faccendiere Flavio Carboni affari con boss della mafia tipo Pippo Calò con Flavio Carboni ricicla anche il denaro della Banda della Magliana.

D'ADAMO Antonio: dipendente e prestanome nella Edilnord di Silvio Berlusconi, arrestato per corruzione.

DELL'UTRI Alberto: fratello del braccio destro di Silvio Berlusconi; arrestato per concorso in bancarotta fraudolenta.

DELL'UTRI Marcello: il braccio destro di Silvio Berlusconi; a partire dal 1974 assume cariche di responsabilità nelle società strategiche per la nascita dell'impero di Silvio Berlusconi. In stretti contatti documentati dalla Criminalpol con noti boss mafiosi dediti al traffico di eroina e al riciclaggio di denaro sporco.

DONINELLI Ettore: Manager di diverse societ?inanziatrici di Silvio Berlusconi, tra cui la FIMO, coinvolta nel riciclaggio accertato di denaro sporco di provenienza mafiosa.

FIORINI Florio: faccendiere arrestato in Svizzera per bancarotta, amico di Silvio Berlusconi, legato al boss mafioso Michele Amandini.

GELLI Licio: uno dei capi della Loggia P2 alla quale era affiliato Silvio Berlusconi, latitante dal 1981, in contatto con noti boss mafiosi, arrestato in Svizzera nel 1982, evaso dal carcere di Ginevra nel 1983. Nel 1987 si riconsegna alle autorità Svizzere che lo estradano in Italia. Condannato nel 1992 a 19 anni di carcere per concorso in bancarotta, condannato nel 1994 a 10 anni nel processo per la strage di Bologna del 1980 e a 17 anni per reati relativi alla Loggia P2.

LETTA Gianni: già vicepresidente della Fininvest, sotto inchiesta per concussione e corruzione.

LARINI Silvano: amico di Silvio Berlusconi e tramite nei primissimi anni Ottanta delle tangenti versate a Craxi dal piduista Roberto Calvi.

LOTTUSI Giuseppe: arrestato in flagrante mentre riciclava per conto della FIMO i soldi della mafia colombiana. La FIMO era una società svizzera controllata da Ettore Doninelli e segreta finanziatrice di Silvio Berlusconi. Condannato a 20 anni di carcere.

LUZI Romano: pornoregista romano, ex maestro di tennis di Silvio Berlusconi, venditore di pubblicità per la Fininvest, coinvolto in inchieste della Guardia di Finanza sui fondi neri della Fininvest.

MANGANO Vittorio: noto mafioso pluripregiudicato, descritto dalla Criminalpol come pericolosissimo boss coinvolto in imprese finanziarie di riciclaggio, in stretti rapporti con tutta una rete di boss del riciclaggio di denaro sporco e trafficante di eroina; assunto come stalliere nella villa di Silvio Berlusconi. Dei cavalli di cui si sarebbe dovuto occupare, interrogato dalla polizia, non sapeva niente. Continua fino al 1980 ad avere stretti rapporti con il braccio destro di Silvio Berlusconi, Marcello dell'Utri, e a frequentare Arcore.

MAZZOCCHI Giuseppe: funzionario del ministero delle Poste, ispettore dell'etere in Piemonte, arrestato per aver avvertito i tecnici della Fininvest di un controllo sul rispetto della legge Mammì partecipa dopo la soffiata a un gioco a premi di Canale 5 e "vince" 30 milioni.

MOCI Paolo: ex direttore dell'Aviazione civile, imputato e condannato per la modifica arbitraria delle rotte aeree di Linate a favore della speculazione edilizia di Silvio Berlusconi a Milano2.

RAPISARDA Filippo Alberto: finanziere pluripregiudicato, in affari con i fratelli Dell'Utri, coinvolto con loro in vari processi, offre la sede ad uno dei Club più portanti di Forza Italia a Milano.

RASINI Carlo: titolare dell'omonima banca, finanziatrice delle prime speculazioni edilizie di Silvio Berlusconi. Rinviato a giudizio per violazione dei doveri inerenti al pubblico esercizio del credito. Nella Banca Rasini riciclavano il denaro sporco noti boss mafiosi.

RONCUCCI Sergio: ex dirigente della Fininvest, arrestato per corruzione, reo confesso.

ROSA Gianfranco: Sindaco di Segrate nel 1971, fa approvare tutto l'approvabile per favorire la costruzione di Milano 2. Denunciato per occultamento di atti pubblici e concessione arbitraria di licenze edilizie.

ROSSETTI Michele: ex sindaco di Pioltello, incarcerato per una tangente di 800 milioni pagata dalla Edilnord di Silvio Berlusconi.

ROSSI Giancarlo: faccendiere romano in contatto con il gruppo Fininvest di Silvio Berlusconi; arrestato nel 1994 per corruzione, ricettazione e tangenti; la magistratura di Ginevra ha aperto un'inchiesta su di lui per riciclaggio di denaro sporco.

SCIASCIA Salvatore: responsabile dei servizi tributari della Fininvest e amministratore di diverse società legate alla Fininvest, arrestato dopo qualche giorno di latitanza, reo confesso di corruzione per mazzette a graduati della Guardia di Finanza.

TURRI Renato: Ex sindaco di Segrate, nel 1969 approva arbitrariamente il nuovo piano regolatore per l'area dove crescerà Milano2 e firma licenze edilizie alla Edilnord di Silvio Berlusconi. Denunciato per occultamento di atti pubblici e concessione arbitraria di licenze edilizie. Finirà in carcere anni dopo sulla scia di una decina di ordini di cattura.

VACCA AGUSTA Francesca: contessa, amica di Silvio Berlusconi, coinvolta nella vicenda di due conti svizzeri dove Craxi ritirava tangenti per 30 miliardi; misteriosamente morta nel 2001.
VERZE' Luigi Maria: prete-manager finito nelle aule dei tribunali per diverse accuse, condannato per tentata corruzione; condannato per abusi edilizi; interdetto dalla Curia Milanese nel 1964; Socio di Silvio Berlusconi nell'operazione di speculazione su Milano 2 condotta tra scandali e tangenti.
Non c'è che dire ... un bel manipolo di "Bravi Ragazzi" ... a Voi le opportune conclusioni!!
Io Odio Berlusconi

12/01/08

Un pò di Storia: Leggi "Ad Personam" del Governo Berlusconi

Tratto da: Articoli ItalyMedia.it

La legge sulle rogatorie internazionali. Approvata in tempi brevi, questa legge disciplina la materia delle rogatorie internazionali oltre che ratificare la convenzione di cooperazione giudiziaria tra Italia e Svizzera. Nel passaggio al Senato la legge ha subito due modifiche molto particolari: si può applicare ai processi in corso e annulla le rogatorie macchiate da vizi formali. Ma cosa sono le rogatorie? Sono uno strumento che consente ad un giudice di chiedere ad un collega straniero di compiere atti processuali che esulano dalla sua giurisdizione. Cosa c’entra il premier? Grazie a questa legge sono divenute inutili le imbarazzanti dichiarazioni sui movimenti nei conti correnti esteri fatte da Previti, Squillante e dal responsabile dei servizi finanziari di Mediaset che addirittura confermò di aver dato disposizioni per i pagamenti documentati dalle carte svizzere.
La legge sulla depenalizzazione del falso in bilancio. Mossa con la quale si è reso non più perseguibile dalla legge il falso in bilancio, che è da sempre stato uno dei protagonisti del disequilibrio economico del Paese. Oltre ad allontanare investitori esteri, allarmati da uno Stato che non punisce il falso in bilancio, c’è un altro lato molto interessante, molto più pratico: così facendo si sono rese del tutto vane le indagini in corso da anni, che vedevano tra i principali attori Silvio Berlusconi nell’affare “All Iberian”.
La legge Cirami sul legittimo sospetto. Un terremoto nel panorama giuridico, utile sia a Berlusconi che al suo entourage. Il legittimo sospetto è essenzialmente il dubbio che l'organo di legge chiamato a giudicare non sia imparziale. Il giudice può essere ricusato se ha espresso il proprio orientamento sul processo pubblicamente oppure se ha rapporti con l’imputato. Ovviamente sulla fondatezza delle ragioni deve pronunciarsi la Corte di Cassazione: se quest'ultima riconosce che il giudice non garantisce imparzialità, trasferisce il processo in un'altra città, dove dovrà ricominciare da zero. L'effetto è quello di bloccare, errando di città in città, le conclusioni del processo, che potrà così andare avanti, senza però arrivare alla sentenza, prima che la Corte di Cassazione si sia pronunciata sulla fondatezza del ricorso. Questa legge è stata applicata anche ai processi già in corso al momento della sua entrata in vigore. Chi era l’imputato in più processi che inveiva contro i giudici comunisti? La sola legge Cirami poneva il rischio di ottenere, spostandosi di città in città, soltanto un po’ di tempo in più.
Berlusconi, in quel momento imputato nel processo Sme, ha avuto un’altra bella idea: il lodo Schifani, la legge blocca processi per le cinque più alte cariche dello Stato. La Corte Costituzionale l’ha giudicato incompatibile con la nostra Costituzione (soprattutto con l’art.3), proprio perché andava contro le basi democratiche del nostro ‘sistema’. Ovviamente non ci si è abbattuti: una modifica qui, una lì, e anche in questo caso pronta la legge. Negli altri Stati democratici si possono “giudicare” le più alte cariche dello Stato: basti ricordare che negli USA, sempre presi ad esempio, Clinton venne messo alla gogna nel “caso Lewinsky”.
Il condono fiscale. Uno schiaffo morale per i cittadini che hanno sempre regolarmente pagato le loro tasse, uno strumento interessante nelle mani delle aziende di Berlusconi. Alle iniziali dichiarazioni del presidente del Consiglio, si espresse con certezza “Mediaset non si servirà del condono”, è seguita una adesione ed un risparmio di centinaia di milioni di euro.
La legge sulla tassa sulle successioni e sulle donazioni. Una delle primissime leggi di Berlusconi. Il governo dell’Ulivo aveva lavorato su questa legge stabilendo una franchigia di 350 milioni di lire per successioni e donazioni. Cosa vuol dire? Vuol dire che si tassavano solo beni di valore superiore ai 350 milioni di lire in base ad una tabella di percentuali legata all’entità della donazione o dell’eredità. Con l’intervento dell’attuale governo è stata eliminata totalmente la suddetta tassa, anche per cifre da capogiro. Ovviamente un interesse di pochi che da adito a legittimi sospetti su passaggi di tanto denaro di tasca in tasca.
La legge Gasparri e il decreto salva Rete 4. La proroga di poter trasmettere in analogico per Retequattro ha sollevato in maniera clamorosa l’interrogativo su come un premier possa decidere sul destino di una sua proprietà. Ma nella nuova legge c’era molto di più. L’abolizione delle norme che vietavano incroci di proprietà tra Tv e carta stampata ad esempio, ha cancellato i limiti sulla possibilità di detenere media. Realmente consentirà di ufficializzare ciò che già accadeva. Se fino ad oggi Berlusconi non poteva essere proprietario de “Il Giornale”,”Il Foglio” ed il “Corriere della Sera”, perciò demandava rispettivamente al fratello, alla moglie e ad altri cari amici; con la nuova normativa potrà liberarsi di queste maschere. Inoltre, non si è posto freno alla possibilità di acquistare giornali, tv e cinema a patto che venga garantita concorrenza (?). Però è stato inserito anche un limite, ovviamente per gli altri. Il blocco è per chi già si occupa di un settore delle telecomunicazioni (Telecom, che ha La7, Mtv ed una partecipazione in Sky) che non potrà espandersi senza limiti in quello delle televisioni. Così facendo si è cercato di proteggere l’attività dei “tanti” proprietari di reti televisive italiane!

VIOLENZA SESSUALE SU FIGLIA MINORENNE PER 2 ANNI, ARRESTATO


Fonte: La Repubblica


Per due anni, fra il 1998 e il 2000, aveva abusato sessualmente della figlia minorenne. E' finito in carcere a Sassari un operaio di 57 anni residente a Ozieri, nel Sassarese, al quale i carabinieri della locale compagnia hanno notificato ieri un'ordinanza di carcerazione del tribunale di Sassari. I militari che l'hanno raggiunto in casa, l'hanno trovato nel suo letto, ubriaco. L'uomo, infatti, ha problemi con l'alcol. Dovra' scontare in carcere quattro anni e otto mesi.


... ecco un altro episodio che lascia realmente costernati ... ma come .. il Padre, la persona in cui riporre incondizionatamente la proria fiducia, il porto in cui approdare durante la tempesta ...
Liby

09/01/08

PEDOFILIA: VIOLENZE SU DODICENNE, GIOVANE ARRESTATO A PALERMO


(AGI) - Palermo, 8 gen. - Un ventunenne di Palermo e' stato arrestato per violenza sessuale su un ragazzino di 12 anni dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Cefalu'. Per il giovane, il gip del Tribunale di Termini Imerese ha disposto i domiciliari. Il caso e' emerso nel settembre dello scorso anno, in seguito alla denuncia dei genitori del dodicenne residente in un paese delle Madonie. La vittima, ascoltata dai poliziotti e da un consulente tecnico nominato dalla polizia giudiziaria, ha raccontato che nella tarda serata del 6 settembre si trovava nei pressi di un bar del paese in compagnia del giovane, della fidanzata di quest'ultimo e di altri amici. L'uomo si era offerto di condurlo a casa dopo avere accompagnato la propria fidanzata. Con la scusa, pero', di avere un impellente bisogno fisiologico, si era diretto con il minore in un luogo isolato e buio nei pressi di un campetto di calcio abbandonato. A questo punto ha raggiunto il ragazzo nel sedile posteriore e, nonostante la sua resistenza, e' riuscito ad abbassargli i pantaloni, palpeggiandolo nelle parti intime. Subito dopo l'uomo ha iniziato a masturbarsi, costringendo il ragazzino ad assistere. Dopo, preoccupato per le conseguenze, ha spiegato al dodicenne che si era trattato solo di uno scherzo e lo ha riaccompagnato a casa. Qui il ragazzino si e' sfogato con la sorella che ha raccontato tutto alla madre.


Il dato più grave, purtroppo, è che le denunce sono in numero molto, ma molto, minore rispetto alla realtà delle cose, molti bambini non denunciano la cosa ai genitori ... per timore, per vergogna, quasi si sentissero "sporchi" o colpevoli ... ed anche quando avviene la denuncia, molti genitori, per evitare che gli "altri" sappiano, come se fosse un marchio infamente, tendono a minimizzare la cosa!! ... che schifo!!!! Difendiamo i ns. bambini, isoliamo e denunciamo questi mostri!!!!


Liby







07/01/08

Un po di Storia : Berlusconi e la Legge ... aggirata!!!

Bugie sulla loggia P2 (falsa testimonianza)
La Corte d'appello di Venezia, nel 1990, dichiara Berlusconi colpevole di aver giurato il falso davanti al Tribunale di Verona a proposito della sua iscrizione alla P2, ma il reato è coperto dall'amnistia del 1989. Interrogato sotto giuramento Berlusconi aveva detto: "Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo comunque che è di poco anteriore allo scandalo [.]. Non ho mai pagato una quota di iscrizione, né mai mi è stata richiesta". Berlusconi però si era iscritto alla P2 nel 1978 (lo scandalo è del 1981) e aveva pagato la sua quota. Così i giudici della Corte d'appello di Venezia scrivono: "Ritiene il Collegio che le dichiarazioni dell'imputato non rispondano a verità [.], smentite dalle risultanze della commissione Anselmi e dalle stesse dichiarazioni rese del prevenuto avanti al giudice istruttore di Milano, e mai contestate [.]. Ne consegue quindi che il Berlusconi ha dichiarato il falso", rilasciato "dichiarazioni menzognere" e "compiutamente realizzato gli estremi obiettivi e subiettivi del delitto di falsa testimonianza". Ma "il reato va dichiarato estinto per intervenuta amnistia".

Tangenti alla Guardia di Finanza (corruzione)

I grado: condanna a 2 anni e 9 mesi per tutte e quattro le tangenti contestate (niente attenuanti generiche). Appello: prescrizione per tre tangenti (grazie alle attenuanti generiche), assoluzione con formula dubitativa (comma II art.530 c.p.p) per la quarta. Nelle motivazioni si legge: "Il giudizio di colpevolezza dell'imputato poggia su molteplici elementi indiziari, certi, univoci, precisi e concordanti, per ciò dotati di rilevante forza persuasiva, tali da assumere valenza probatoria". Cassazione: assoluzione. La motivazione contiene due riferimenti alla classica insufficienza di prove. La Cassazione non può entrare dichiaratamente nel merito, né dunque annullare la sentenza precedente con formula dubitativa: deve emettere un verdetto secco (conferma oppure annulla). Ma nella motivazione i giudici della VI sezione penale rimandano esplicitamente all'"articolo 530 cpv": dove "cpv" significa "capoverso", cioè comma 2 ("prova contraddittoria o insufficiente"). A 12 righe dalla fine, a scanso di equivoci, i supremi giudici hanno voluto essere ancora più chiari. Si legge infatti: "Tenuto conto di quanto già osservato sulla insufficienza probatoria, nei confronti di Berlusconi, del materiale indiziario utilizzato dalla Corte d'appello...".

All Iberian 1 (finanziamento illecito ai partiti)
I grado: condanna a 2 anni e 4 mesi per i 21 miliardi versati estero su estero, tramite il conto All Iberian, a Bettino Craxi. Appello: il reato cade in prescrizione, ma c'è: "per nessuno degli imputati emerge dagli atti l'evidenza dell'innocenza". Cassazione: prescrizione confermata, con condanna al pagamento delle 11 spese processuali. Nella sentenza definitiva tra l'altro si legge: "Le operazioni societarie e finanziarie prodromiche ai finanziamenti estero su estero dal conto intestato alla All Iberian al conto di transito Northern Holding [Craxi] furono realizzate in Italia dai vertici del gruppo Fininvest spa, con il rilevante concorso di Berlusconi quale proprietario e presidente. .. "Non emerge negli atti processuali l'estraneità dell'imputato".

All Iberian 2 (falso in bilancio)
Processo sospeso in attesa che sulla legittimità delle nuove norme in materia di reati societari approvate dal governo Berlusconi si pronuncino l'Alta Corte di giustizia europea e la Corte costituzionale italiana. Se le eccezioni sollevate da vari tribunali verranno respinte, il reato sarà dichiarato prescritto.

Medusa Cinema (falso in bilancio)
I grado: condanna a 1 anno e 4 mesi (10 miliardi di fondi neri che, grazie alla compravendita, vengono accantonati su una serie di libretti al portatore di Silvio Berlusconi). Appello: assoluzione con formula dubitativa (comma 2 art. 530). Berlusconi, secondo il collegio è così ricco che potrebbe anche non essersi reso conto di come, nel corso della compravendita, il suo collaboratore Carlo Bernasconi (condannato) gli abbia versato 10 miliardi di lire in nero. Scrivono i giudici: "La molteplicità dei libretti riconducibili alla famiglia Berlusconi e le notorie rilevanti dimensioni del patrimonio di Berlusconi postulano l'impossibilità di conoscenza sia dell'incremento sia soprattutto dell'origine dello stesso". Cassazione: sentenza d'appello confermata.

Terreni di Macherio (appropriazione indebita, frode fiscale, falso in bilancio)
I grado: assoluzione dall'appropriazione indebita e dalla frode fiscale (per 4.4 miliardi di lire pagati in nero all'ex proprietario dei terreni che circondano la villa di Macherio, dove vivono la moglie Veronica e i tre figli di secondo letto), prescrizione per i falsi in bilancio di due società ai quali "indubbiamente ha concorso Berlusconi". Appello: confermata l'assoluzione dalle prime due accuse. Assoluzione anche dal primo dei due falsi in bilancio, mentre il secondo rimane ma è coperto da amnistia. Cassazione: in corso.

Caso Lentini (falso in bilancio)
I grado: il reato (10 miliardi versati in nero al Torino Calcio in occasione dell'acquisto del giocatore Luigi Lentini) è stato dichiarato prescritto grazie alla nuova legge sul falso in bilancio. Appello: in corso.

Consolidato gruppo Fininvest (falso in bilancio)
Il gip Fabio Paparella ha dichiarato prescritti, sulla base della nuova legge sul falso in bilancio, i 1500 miliardi di lire di presunti fondi neri accantonati 12 dal gruppo Berlusconi su 64 off-shore della galassia All Iberian (comparto B della Fininvest). Il pm Francesco Greco ha presentato ricorso in Cassazione perché la mancata fissazione dell'udienza preliminare gli ha impedito di sollevare un'eccezione d'incostituzionalità e di incompatibilità con le direttive comunitarie delle nuove norme sui reati societari e con il trattato dell'Ocse.

Lodo Mondadori (corruzione giudiziaria)
Grazie alla concessione delle attenuanti generiche il reato - che in primo grado ha portato alla condanna di Cesare Previti - è stato dichiarato prescritto dalla Corte d'Appello di Milano e dalla Corte di Cassazione. Nelle motivazioni della Cassazione, tra l'altro, si legge: "il rilievo dato [per concedere le attenuanti generiche] alle attuali condizioni di vita sociale ed individuale del soggetto [Berlusconi è diventato presidente del Consiglio], valutato dalla Corte come decisivo, non appare per nulla incongruo.".

Sme-Ariosto (corruzione giudiziaria)
A causa dei continui "impedimenti istituzionali" sollevati da Berlusconi e dei conseguenti rinvii delle udienze, la posizione del premier è stata stralciata dal processo principale. Ed è stato creato un processo parallelo, che però Berlusconi ha sospeso fino al termine del suo incarico (o sine die, in caso di rielezione o di nomina ad altra carica istituzionale) facendo approvare a tempo di record il Lodo Maccanico, proprio alla vigilia della requisitoria, delle arringhe e della sentenza, e a 40 mesi dall'inizio del dibattimento.

Sme-Ariosto (falso in bilancio)
In seguito all'entrata in vigore delle nuove norme sul diritto societario, questo capo d'imputazione contestato a Berlusconi per il denaro versato - secondo l'accusa- ad alcuni giudici, è stato stralciato. Il processo è fermo in attesa che l'Alta Corte di giustizia europea si pronunci sulla conformità tra le nuove regole e le normative comunitarie. Ma, anche in caso di risposta positiva per i giudici, resterà bloccato per il Lodo Maccanico. Come tutti gli altri procedimenti ancora in corso a carico di Silvio Berlusconi.

Diritti televisivi (falso in bilancio e frode fiscale)
Indagini preliminari in corso alla Procura di Milano (pm Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale), a carico di numerosi manager del gruppo, più il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e il titolare Silvio Berlusconi, il quale - secondo l'ipotesi accusatoria - avrebbe continuato anche dopo l'ingresso in politica nel '94 ad esercitare di fatto il ruolo di dominus dell'azienda. Oggetto dell'indagine: una serie di operazioni finanziarie di acquisto di diritti cinematografici e televisivi da majors americane, con vorticosi passaggi fra una società estera e l'altra del gruppo Berlusconi, con il risultato di far lievitare artificiosamente il prezzo dei beni compravenduti e beneficiare di sconti fiscali previsti dalla legge Tremonti, approvata dal primo governo dello stesso Berlusconi per detassare gli utili reinvestiti dalle imprese. Un presunto falso in bilancio che i magistrati valutano in circa 180 milioni di euro nel 1994.

Telecinco (violazione delle leggi antitrust e frode fiscale in Spagna)
Il giudice anticorruzione di Madrid Baltasàr Garzòn Real, dopo aver chiesto nel 2001 al governo italiano di processare Berlusconi o, in alternativa, di privarlo dell'immunità in modo di poterlo giudicare in Spagna, non ha ancora ricevuto risposta. Per questo il procuratore anticorruzione Carlo Castresana, nel maggio 2002, ha pregato Garzòn di rivolgersi di nuovo alle autorità italiane. Berlusconi in Spagna è accusato - insieme a Marcello Dell'Utri e ad altri dirigenti del gruppo Fininvest - di aver posseduto, grazie a una serie di prestanomi e di operazioni finanziarie illecite, il controllo pressoché totalitario dell'emittente Telecinco eccedenti rispetto ai limiti dell'antitrust spagnola, negli anni in cui il tetto massimo era del 25 per cento delle quote azionarie.Il Processo è in Corso

Mafia (concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di denaro sporco)
Indagini archiviate a Palermo su richiesta della Procura per scadenza dei termini massimi concessi per indagare.
Bombe del 1992 e del 1993 (concorso in strage)
Le inchieste delle Procure di Firenze e Caltanissetta sui presunti "mandanti a volto coperto" delle stragi del 1992 (Falcone e Borsellino) e del 1993 (Milano, Firenze e Roma) sono state archiviate per scadenza dei termini d'indagine. A Firenze, il 14 novembre 1998, il gip Giuseppe Soresina ha però rilevato come Berlusconi e Dell'Utri abbiano "intrattenuto rapporti non meramente episodici con i soggetti criminali cui è riferibile il programma stragista realizzato". Cioè con il clan corleonese che da vent'anni guida Cosa Nostra, con centinaia di omicidi e una mezza dozzina di stragi. Aggiunge il giudice fiorentino che esiste "una obiettiva convergenza degli interessi politici di Cosa Nostra rispetto ad alcune qualificate linee programmatiche della nuova formazione [Forza Italia]: articolo 41 bis, legislazione sui collaboratori di giustizia, recupero del garantismo processuale asseritamente trascurato dalla legislazione dei primi anni 90". Poi aggiunge che, nel corso delle indagini, addirittura "l'ipotesi iniziale [di un coinvolgi- mento di Berlusconi e dell'Utri nelle stragi] ha mantenuto e semmai incrementato la sua plausibilità". Ma purtroppo è scaduto "il termine massimo delle indagini preliminari" prima di poter raccogliere ulteriori elementi. Il gip di Caltanissetta Giovanni Battista Tona ha scritto: "Gli atti del fascicolo hanno ampiamente dimostrato la sussistenza di varie possibilità di contatto tra uomini appartenenti a Cosa Nostra ed esponenti e gruppi societari controllati in vario modo dagli odierni indagati [Berlusconi e Dell'Utri]. Ciò di per sé legittima l'ipotesi che, in considera- zione del prestigio di Berlusconi e Dell'Utri, essi possano essere stati individuati dagli uomini dell'organizzazione quali eventuali nuovi interlocutori". Ma "la friabilità del quadro indiziario impone l'archiviazione". C'è, infine, la sentenza della Corte di Assise di Appello di Caltanissetta, che il 23 giugno 2001 ha condannato 37 boss mafiosi per la strage di Capaci: nel 14 capitolo intitolato esplicitamente "I contatti tra Salvatore Riina e gli on. Dell'Utri e Berlusconi", si legge che è provato che la mafia intrecciò con i due "un rapporto fruttuoso quanto meno sotto il profilo economico". Talmente fruttuoso che poi, nel 1992, "il progetto politico di Cosa Nostra sul versante istituzionale mirava a realizzare nuovi equilibri e nuove alleanze con nuovi referenti della politica e dell'economia". Cioè a "indurre nella trattativa lo Stato ovvero a consentire un ricambio politico che, attraverso nuovi rapporti, assicurasse come nel passato le complicità di cui Cosa Nostra aveva beneficiato".
.... Praticamente un santo !!! ... e senza le "Leggine Ad Personam" .. molti, se non tutti i processi, si sarebbero conclusi con condanna definitiva!!
Un grande acrobata, ma è questa la persona che ha guidato l'italia negli ultimi anni e, terrore, intende ancora fare!! Meditate gente, meditate!!!
Io Odio Berlusconi

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