03/06/08

La Lega diserta la Festa della Repubblica

È la Festa della Repubblica, e la Lega non c’è.
Sessantadue anni fa nasceva, con il referendum, la Repubblica Italiana, «una e indivisibile»: ma i leghisti, nemmeno quelli “di governo” aprtecipamno alla tradizionale parata dei Fori Imperiali a Roma.
Non è un’assenza annunciata, nessuno ha detto niente, ma, come fa notare il deputato dell’Italia dei Valoti e portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti, «guardando i servizi televisivi non ho visto nessun ministro della Lega, ma anche leggendo i dispacci di agenzia non trovo traccia della Lega».
Giulietti però vuole risposte: «Si può decidere di andare o non andare – dice a proposito della parata – ma nel caso della Lega la questione è particolarmente delicata perché hanno spesso polemizzato sulla patria, sulla bandiera e sulle grandi feste nazionali, questioni tenute sotto traccia da Berlusconi e Fini perché creano un imbarazzo di tipo istituzionale. Quando il presidente della Camera Fausto Bertinotti – ricorda ancora Giulietti – presenziò alla sfilata del due giugno con la spilletta con il simbolo della pace dicendo che sarebbe stato presente per dovere istituzionale non rinunciando però a segnalare la propria opposizione ad ogni forma di guerra e violenza, si aprì un dibattito ferocissimo, decine di editoriali e speciali televisivi su questo.
Voglio capire – conclude – se su questo tema si aprirà una discussione seria, o se la luna di miele prevede anche la censura, l'omissione, il girarsi dall'altra parte».
Per la Lega si tratta di «assolutamente gratuite e prive di qualsivoglia fondamento»: alla parata era presente il vicepresidente dei senatori, Sergio Divina. In più, Calderoli ha una sua spiegazione: «Personalmente – dice – ho grosse perplessità sulle innumerevoli e onerose manifestazioni di questo genere che si tengono in un Paese in cui, come dice l'Istat, una famiglia su tre non riesce ad arrivare a fine mese. Se qualcuno ritiene di dover ricordare certi simboli del nostro passato aggiunge riferendosi al referendum del 2 giugno 1946 – lo può fare senza oneri a carico dello Stato».
La Lega non c’era, o quasi. In compenso Silvio Berlusconi ha approfittato della sfilata per uno show in pieno stile: è in macchina ma cerca il bagno di folla. Così scende e dice alla scorta: «Si va a piedi».
Passano 45 minuti prima che concluda la sua personalissima parata sui Fori Imperiali, si fa prendere dall’entusiasmo e dice alla folla: «Risolveremo tutti i problemi».
Tratto da: L'Unità
... mi sembra che tutto proceda secondo copione ... tanti piccoli passi verso una scissione definitiva in italia 1 ed italia 2 ... solito show populista di berlusconi, che non perde mai un'occasione ....
Liby

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Riguardo la festa della Repubblica e in particolare la sfilata show di Berlusconi acclamato come un DIO, ti segnalo questo articolo di Repubblica che ho pubblicato anche sul mio blog.

Giuro che quando l'ho letto mi è venuto il voltastomaco.

SolarTime - Il Blog di Alessandro

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Vedi Liby in realtà si alternano.... al 25 aprile mancava la Moratti e molti di FI ed AN se non erro (quelli della lega c'erano? In effetti non lo so ho qualche dubbio mah)

Ieri mancavano i leghisti.... vedrai che per altre commemorazioni invece ci saranno tutti compatti non disperare....

Imagine ha detto...

il futuro, temo, sarà anche peggio purtroppo... un'italia svilita nella cultura, drogata dal pensiero unico

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